MODENA. Ennesima vita stroncata sull'asfalta. Fabio non ce l'ha fatta. "Era un uomo buono, il tipico padre di famiglia". Ha destato profonda commozione nella comunità la morte di Fabio Massimo Pugliese, 54 anni. Residente a San Prospero, deceduto ieri mattina a seguito di un tragico incidente stradale. Erano circa le 11 quando Pugliese, in sella al suo scooter, percorrendo via Fornace verso Campogalliano, all’altezza del civico 102, si è scontrato con un trattore che procedeva in direzione opposta.

L'incidente

Per cause in corso di accertamento il motociclista, nell’affrontare una curva pare abbia perso il controllo del mezzo, invadendo la corsia opposta e andando a sbattere contro la ruota anteriore destra del trattore guidato da un 40enne del posto che nulla ha potuto fare per evitare l’impatto. Uno scontro che non gli ha lasciato scampo: la violenta collisione ha lacerato il casco di Fabio Massimo, facendolo volare via, mentre lo scooter si è arenato tra la siepe a lato della strada e il lato destro del mezzo agricolo.

Modena - Il corpo del 54enne è stato sbalzato in mezzo alla strada

Immediato l’intervento dei mezzi di soccorso, la Croce blu di Soliera ed anche l’elisoccorso ma per Pugliese, purtroppo, non c’è stato nulla da fare. Sul posto sono giunti gli agenti della Polizia locale dell’Unione Terre d’Argine che hanno eseguito tutti i rilievi ai fini della ricostruzione della dinamica dell’incidente e regolato il traffico lungo via Fornace. Padre di due figli in età scolare, marito affettuoso come viene ricordato, Pugliese era autista di camion: presumibilmente ieri mattina si stava recando al lavoro. Tutta la comunità di San Prospero si stringe alla famiglia in questo grave lutto: "La perdita di una persona colpisce sempre profondamente – commenta Sauro Borghi, sindaco di San Prospero dove la vittima risiedeva con la famiglia –. A maggior ragione quando si tratta di persone giovani strappate alla vita così tragicamente ed in modo improvviso. Il grande dolore è quello della famiglia in primis, ovviamente, ma tocca anche l’intera comunità che piange un proprio concittadino. Come amministrazione sarà ora nostro dovere stare vicino alla moglie e ai figli, e sostenerli garantendo il nostro intervento laddove si presenti una situazione di bisogno e di fragilità. Non li lasceremo soli". (IlRestodelCarlino) [sv slug="seguici"]
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