Bimba cade dal quinto piano, parla Mattia Aguzzi, il passante che l'ha salvata al volo: "Quando l’ho sentita piangere ho ricominciato a respirare"
TORINO. L'istinto di un uomo coraggioso ha portato alla salvezza di una bambina di 3 anni, Frida che è precipitata dal quinto piano di un edificio. Mattia Aguzzi, un impiegato di banca di 37 anni con la passione per la palestra, si è trasformato in un eroe improvvisato quando ha afferrato al volo la bambina, impedendo una tragedia enorme.
L'incidente è avvenuto a causa della tapparella del balcone ha lasciato una fessura, permettendo alla piccola Frida di finire a penzoloni sul cornicione. Mattia, che si trovava nei paraggi, ha agito istintivamente e ha messo a rischio la propria sicurezza per afferrare la bambina in volo e attutire il colpo durante la caduta.
Ricordando l'evento, Mattia ha raccontato a Il Messaggero: "È stato l'istinto. Ho cercato di afferrarla al volo. Non c'era altro da fare. Altrimenti dal quinto piano non avrebbe avuto scampo. È stata questione di un attimo. Mi sono messo sotto con le braccia aperte nella sua direzione. Ho chiuso gli occhi e ho sperato. Non l'ho proprio presa al volo, ma sono riuscito ad attutire il colpo. Siamo caduti insieme."
Fortunatamente, entrambi sono sopravvissuti alla caduta. Dopo aver compreso che la bambina era sana e salva, Mattia ha descritto il momento come uno dei più belli della sua vita. Ha spiegato che, sebbene avesse avuto qualche difficoltà a respirare all'istante dell'impatto, i medici l'hanno dimesso dopo accertamenti per il trauma toracico.
L'eroismo di Mattia è stato elogiato da molti, ma lui stesso minimizza l'atto, affermando: "Onestamente penso che chiunque in quella stessa situazione si sarebbe comportato così. Vedendo una bambina in bilico su un cornicione, l'istinto è quello di salvarla."
Dopo l'incidente, Mattia è riuscito a incontrare i genitori della piccola Frida. Ha notato che erano sconvolti, come è comprensibile dato l'orrore dell'incidente. Tuttavia, spera che in futuro avrà l'opportunità di rivederli e magari stringere un legame positivo con la bambina che ora si trova fuori pericolo.