Francesco Emilio Borrelli, approvata norma per le amministrazioni locali sciolte per mafia e camorra
Francesco Emilio Borrelli: “Bene, bisogna recidere i legami tra criminalità e istituzioni. Sul reato di apologia di mafia torneremo alla carica.”
Durante la seduta della Camera di martedì 31 gennaio, per le proposte di legge "Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, anche straniere" , il deputato dell’alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli ha presentato un ordine del giorno per chiedere la rotazione del personale dipendente delle amministrazioni locali sciolte per infiltrazioni e condizionamento di tipo mafioso o similare dell’introduzione del reato di apologia mafiosa. L'ordine del giorno approvato a unanimità e impegna il governo a cambiare la norma.
In cosa consiste la norma suggerita da Borrelli
“Premesso che:L’articolo 143 del legislativo 18 agosto 2000 n. 267 (TU delle leggi sull'ordinamento degli enti locali) prevede che in caso di scioglimento di amministrazioni locali conseguente ad infiltrazioni e condizionamento di tipo mafioso, ove siano riscontrati elementi, univoci e rilevanti, sulle infiltrazioni mafiose o similari con riferimento al segretario comunale o provinciale, al direttore generale, ai dirigenti o ai dipendenti a qualunque titolo dell’ente locale, il ministro dell’Interno su proposta del prefetto possa adottare ogni provvedimento utile (…) ivi inclusi provvedimenti riguardanti i dipendenti suddetti (quali la sospensione dall’impiego o la destinazione ad altro ufficio o ad altra mansione) con obbligo di avvio di procedimento disciplinare;
la suddetta disciplina prevede l’automatica decadenza degli amministratori locali, di maggioranza ed opposizione, al di là di ogni elemento di responsabilità dei singoli, mentre risulta largamente evasa nei riguardi di dirigenti e dipendenti;
E ancora:
risultano casi di amministrazioni comunali sciolte due o più volte ed i cui funzionari pubblici rimasti al loro posto. E casi in cui un comune sciolto più volte con maggioranze politiche di segno opposto nonostante vi fossero pesanti sospetti che ad essere infiltrata dalla criminalità organizzata fosse l’intera macchina amministrativa;
appare, pertanto, necessaria e fortemente richiesta dagli stessi commissari prefettizi che reggono i comuni colpiti dal provvedimento di scioglimento, una modifica legislativa che preveda una rotazione straordinaria obbligatoria di tutti i dipendenti degli enti, compreso l’allontanamento con il trasferimento temporaneo in altri enti locali, tanto più necessaria anche alla luce di vari episodi e forme di apologia della criminalità che si susseguono da anni, come gli “inchini” dinnanzi alle residenze di personaggi legati alla malavita nel corso di processioni religiose, i funerali in pompa magna di boss, la costruzione di altarini e monumenti in memoria di persone legate alla malavita organizzata o mafiosa, i messaggi sulle piattaforme social ed i testi allusivi di alcune canzoni neomelodiche;
il risultato delle suddette manifestazioni è la trasmissione di messaggi di esaltazione della malavita e della criminalità organizzata compiuta attraverso la glorificazione di figure significative o situazioni ad esse collegate o la denigrazione di persone che lottano contro la criminalità, ivi compresi i collaboratori di giustizia;
Borrelli impegna il Governo:
A valutare, all’esito delle prime risultanze della Commissione Antimafia, i gravi aspetti esposti in premessa, al fine di prevedere in un prossimo provvedimento legislativo l’introduzione al Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali della previsione dell’automatica rotazione del personale dipendente delle amministrazioni locali sciolte per infiltrazioni e condizionamento di tipo mafioso o similare, ed al Codice Penale l’introduzione della fattispecie di reato di apologia della criminalità organizzata e della criminalità mafiosa.”
Il testo dell’ordine del giorno di Borrelli parere favorevole dal Governo per quanto riguarda il personale amministrativo mentre depennata la proposta sul reato di apologia mafiosa.
“Soddisfatti che parte della nostra proposta sia stata accettata. E’ necessario recidere i legami tra associazioni criminali e amministrazioni e per farlo occorre scuotere le fondamenta colpendo i dirigenti e i funzionari degli enti. Sulla questione del reato di apologia di mafia e camorra ci ritorneremo, non ci arrendiamo. Il fenomeno del Matteo Messina Denaro Style, assieme a tutto ciò che abbiamo denunciato negli ultimi anni, ci dice che bisogna intervenire al più presto.” Il commento del deputato Borrelli. (Facebook)
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