Meloni e Von Der Leyen a Lampedusa
La presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, e la premier italiana, Giorgia Meloni, sono attualmente sull'isola di Lampedusa, accompagnate dalla commissaria europea per gli Affari Interni, Ylva Johansson.
Questa visita avviene in un momento critico, con decine di persone sbarcate nell'isola durante la notte e l'attesa di altre centinaia di arrivi. Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha espresso la solidarietà della Francia all'Italia e l'intenzione di rafforzare la cooperazione a livello europeo in risposta alla situazione migratoria.
Giorgia Meloni è giunta all'aeroporto di Lampedusa
Dove inizia la sua visita sull'isola insieme a Ursula von der Leyen e Ylva Johansson. Le tre leader sono atterrate a bordo dell'aereo di Stato italiano. Accolte all'aeroporto dal presidente della Regione Sicilia, Renato Schifani, e dal prefetto di Agrigento, Filippo Romano. Anche il ministro dell'Interno italiano, Matteo Piantedosi, partecipa alla visita.
Durante la sua visita, Giorgia Meloni ha rassicurato un gruppo di isolani preoccupati, affermando la volontà del governo italiano di fornire assistenza per affrontare l'emergenza in corso. Ha dichiarato: "Ce la stiamo mettendo tutta, come sempre io ci metto la faccia." La delegazione ha poi fatto tappa all'hotspot in contrada Imbriacola, prima di dirigersi al molo Favaloro, il luogo in cui centinaia di migranti sbarcano quotidianamente.
Nel frattempo, gli sbarchi di migranti continuano
Decine di persone arrivate durante la notte dopo essere state soccorse dalle motovedette della Capitaneria e della Guardia di Finanza. Attualmente, ci sono circa duemila ospiti nell'hotspot, tra cui circa 1.150 sbarcati nelle ultime 24 ore. La prefettura di Agrigento ha previsto il trasferimento di 640 migranti a Catania con la nave "Veronese". Altri barconi con centinaia di migranti a bordo segnalati diretti verso Lampedusa. Nel frattempo, 700 migranti attesi in Calabria e 471, tra cui 205 bambini, salvati dalla nave Geo Barents. Assegnati a Brindisi come "porto sicuro", anziché a Bari come inizialmente previsto.