Chiara Petrolini, l'ex fidanzato Samuel a Porta a Porta: «Sono in un frullatore»
La testimonianza del ragazzo dopo la tragedia che ha sconvolto Traversetolo
La tragica vicenda che ha coinvolto Chiara Petrolini, la giovane 21enne accusata di aver ucciso due neonati e occultato i loro corpi a Traversetolo, continua a scuotere l’opinione pubblica.
In un'intervista rilasciata al programma "Porta a Porta", Samuel, l’ex fidanzato della Petrolini e padre dei neonati, ha deciso di rompere il silenzio e raccontare il suo punto di vista, sottolineando il forte impatto che la vicenda ha avuto sulla sua vita.
"Sono in un frullatore, non sapevo nulla"
Durante l'intervista, Samuel ha descritto il caos emotivo che sta vivendo: «Sono state settimane molto difficili per me, perché sono finito mio malgrado al centro di una storia non tanto bella. Come ho già detto più volte e nelle sedi opportune, non sapevo nulla. Questa vicenda mi ha colpito profondamente, come ha colpito tutti». Il giovane ha raccontato di come la sua vita privata sia finita sotto la lente d’ingrandimento dei media, della comunità locale e della Procura. «Ho trovato giornalisti sotto casa, davanti al mio posto di lavoro e per le strade di Traversetolo, mattina e sera. Mi sono sentito come se fossi stato messo in un frullatore».
Samuel ha spiegato che l'esposizione mediatica ha aggravato ulteriormente la sua sofferenza: «Ho subito tutta questa pressione in un momento di debolezza e ho sentito il bisogno di sfogarmi nell'intervista. È stato liberatorio per me, non avevo idea di quanto clamore mediatico avrebbe potuto suscitare anche solo parlare per così poco».
"Voglio mantenere il silenzio d'ora in poi"
L'intervista ha dato a Samuel la possibilità di esprimere il suo stato d'animo, ma anche di chiarire la sua volontà di rimanere lontano dai riflettori d’ora in poi. «Avrei dovuto mantenere il silenzio e lo farò d'ora in poi, nel rispetto dell'indagine ancora in corso e nel tentativo di riprendere in mano la mia vita, che ormai sembra essere senza direzione». Samuel ha fatto capire che la pressione mediatica e la sofferenza che sta affrontando lo hanno portato a prendere questa decisione.
"Sarò sempre a disposizione delle forze dell'ordine"
Nonostante il desiderio di allontanarsi dall'attenzione pubblica, Samuel ha assicurato di voler collaborare pienamente con le autorità: «Sarò sempre a disposizione delle forze dell'ordine per eventuali chiarimenti sulle indagini e per qualsiasi altra cosa. Ma da ora in poi, vorrei mantenere assoluto silenzio e chiedo di essere lasciato un po' in pace. Ho bisogno di guarire da tutto questo, è stato un periodo estremamente difficile».
Il giovane ha concluso l'intervista con un appello per un momento di riflessione: «Penso di aver detto tutto quello che potevo dire, e spero che questa vicenda possa chiudersi qui, almeno per quanto riguarda il mio coinvolgimento. Vorrei solo un attimo di pausa per riprendermi».
Un caso che scuote la comunità
La vicenda di Chiara Petrolini e dei neonati morti ha sconvolto non solo la comunità di Traversetolo, ma l’intera nazione. La giovane madre è accusata di un crimine orribile e le indagini stanno cercando di fare luce su ogni aspetto della tragedia. L'intervista di Samuel, pur non fornendo dettagli aggiuntivi sul caso, mette in luce l'impatto devastante che questa vicenda ha avuto su di lui, facendoci riflettere sul lato umano dietro i titoli di cronaca.
Con il procedere delle indagini, la speranza è che emerga tutta la verità su ciò che è realmente accaduto, offrendo un senso di giustizia e di chiarezza alle vite spezzate dei due neonati e a coloro che sono stati coinvolti in questa tragica storia.