Conto corrente: patrimoniale vicina? Il governo non la esclude e spuntano due ipotesi.
Da quasi tre mesi a questa parte, ossia da quando l'Italia è sprofondata nella crisi prima sanitaria e poi economica provocata dal coronavirus, si riaffaccia a più riprese il tema calo della patrimoniale o del prelievo forzoso.
Conto corrente: patrimoniale e prelievo forzoso fanno paura
Due strumenti che fanno paura allo stesso modo e che potrebbero essere utilizzati dal Governo per rimpinguare le casse di uno Stato messo davvero ko dalla mole di aiuti economici messi in campo prima con il decreto Cura Italia e poi con quello Rilancio. La paura di una patrimoniale torna così a serpeggiare in maniera silenziosa, ma in fondo neanche più di tanto, togliendo il sonno a più di qualcuno.
Patrimoniale: ad aprile la proposta del PD. Conte la esclude a maggio
Già ad aprile era circolata nelle file del PD l'ipotesi di un contributo di solidarietà, così come è stato chiamato, che però non ha trovato un seguito e sembra essere caduta nel vuoto. A inizio maggio il premier Giuseppe, in un'intervista rilasciata a La Stampa, ha escluso in maniera molto chiara una patrimoniale, dichiarando che "il nostro debito rimane sostenibile, nel quadro di un risparmio privato molto cospicuo e di una resilienza particolarmente spiccata del nostro intero sistema economico".
Patrimoniale: premier Conte cambia idea? Le parole che fanno paura
A distanza di circa due settimane però il Presidente del Consiglio sembra aver cambiato idea, peraltro in maniera alquanto decisa e repentina. In occasione della presentazione del decreto Rilancio nei giorni scorsi, il premier Conte ha parlato anche del risparmio privato degli italiani, indicandolo come una delle ragioni di forza dell'economia del nostro Paese. Il professore parlando di ciò ha poi aggiunto: "Ci sono tanti progetti, vedremo a tempo debito".
Parole che hanno indubbiamente impensierito più di qualcuno, visto che le stesse suonano indirettamente come un richiamo ad un possibile intervento impositivo sulle ricchezze private degli italiani per risanare almeno in parte i conti pubblici. Una strada questa che sembra piacere e non poco anche al di fuori dei confini nazionali e in particolare in Germania, dove sembra si guarda con non poca invidia al risparmio degli italiani.
Patrimoniale: piano tedesco di una tassa al 14% sui conti italiani?
Proprio in questi ultimi giorni si è parlato di un piano tedesco che, secondo quanto riportato da Italiaoggi, "prevede un imposta patrimoniale del 14% su tutti i conti correnti italiani, che permetterebbe al nostro paese di rientrare in poco tempo nei parametri di Maastricht". Già sul finire di aprile è apparsa sulla stampa tedesca, e in particolare sull'autorevole rivista "Manager Magazine", un articolo firmato da Daniel Stelter, nel quale si è parlato di una patrimoniale al 14% sui conti correnti degli italiani.
Patrimoniale: l'economista Stelter parla di un prelievo tra 14% e 20%
L'economista spiega che seguendo questa strada si potrebbe ridurre in maniera decisa il debito pubblico del nostro Paese. Un'idea che è stata poi approfondita da Stelter in un altro articolo apparso au Focus.de, nel quale si legge che anche dopo un tassa monstre del 14%, le famiglie italiane si troverebbero in possesso di una ricchezza superiore a quella delle famiglie tedesche. Un intervento impositivo di questo tipo avrebbe un effetto notevole sul debito italiano che in rapporto al PIL, attualmente pari al 137%, sarebbe più che dimezzato, con una discesa al 60%.
L'economia Stelter però si spinge anche oltre, ipotizzando una patrimoniale ancora soffocante nell'ordine del 20%. Con un'intervento una tantum di questa portata si andrebbe a ridurre il debito pubblico italiano ad un livello più basso di quello tedesco, scendendo ad un rapporto debito-PIL del 30%. Fonte: Trend Online Leggi anche Conte agli italiani: "Il peggio è passato, dal 25 maggio via ai test sierologi" Seguici su Facebook 41esimoparallelo