CHOC Reddito di Cittadinanza, CAMBIA TUTTO: LE NUOVE REGOLE E CAMBIAMENTI SUGLI ACCREDITI. Le ultimissime
Il Reddito di cittadinanza è il contributo economico ad integrazione dei redditi familiari introdotto dal governo. Per poter usufruire del Reddito è innanzitutto necessario essere maggiorenni e rispettare alcuni requisiti di residenza e soggiorno. Può accadere che quando uno di questi requisiti è soggetto a una modifica, l’importo del sussidio venga a sua volta modificato da un mese all’altro. Vediamo insieme quando si può verificare una situazione simile.
L'importo del Reddito di Cittadinanza è soggetto a variazioni?
Può capitare che la ricarica del Reddito di cittadinanza venga diminuita da un mese all’altro. Ciò può accadere per le seguenti motivazioni:- ricalcolo in base al reddito complessivo del nucleo familiare rispetto all’anno precedente;
- variazione di importo, in base alla comunicazione Unilav del datore di lavoro. Questo avviene quando, ad esempio, il percettore ha svolto un lavoro per un breve periodo di tempo;
- calcolo e decurtazione dei trattamenti assistenziali;
- calcolo e decurtazione di alcuni eventuali bonus erogati dal comune di appartenenza o da altri enti territoriali.
Reddito di cittadinanza: cos’è e requisiti
Per poter beneficiare del Reddito di cittadinanza, a livello economico, viene richiesto un valore ISEE inferiore a 9.360 euro, un valore del patrimonio non superiore ai 30.000 euro, un valore del patrimonio mobiliare non superiore a 6.000 euro per il single, incrementato in base al numero dei componenti della famiglia, e un valore del reddito familiare inferiore a 6.000 euro annui, moltiplicato per il corrispondente parametro della scala di equivalenza. Il Reddito di cittadinanza si compone di due parti:- una integra il reddito familiare fino alla soglia di 6.000 euro moltiplicati per la scala di equivalenza;
- l’altra, destinata solo a chi è in affitto, incrementa il beneficio di un ammontare annuo pari al canone di locazione fino ad un massimo di 3.360 euro. È prevista anche una integrazione per famiglie proprietarie della casa di abitazione, laddove sia stato acceso un mutuo e in questo caso l’integrazione, pari al massimo alla rata del mutuo, non può superare 1.800 euro.