Il bollettino Covid in Italia di oggi, venerdì 22 ottobre 2021. Sono 3.882 i positivi ai test Covid individuati nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 3.794. Le vittime in un giorno sono invece 39 (ieri 36).
Sono 487.218 i tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore. Ieri erano stati 574.671. Il tasso di positività è allo 0,8%, in aumento rispetto allo 0,66% di ieri.
Sono 343 i pazienti ricoverati in terapia intensiva per il Covid in Italia, 13 in meno rispetto a ieri nel saldo tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri, secondo i dati del ministero della Salute sono 22. I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 2.443, rispetto a ieri sono 4 in più.
Il monitoraggio settimanale
Silvio Brusaferro, presidente dell'Istituto superiore di sanità (Iss), ha fatto il punto sulla situazione della pandemia da Covid durante la conferenza stampa sull'analisi dei dati del monitoraggio settimanale.
«Cresce l'età media del ricovero a 67 anni e la mortalità mostra un lieve aumento anche se si parla di numeri limitati», ha detto Brusaferro, che però specifica che «sia per la variante alfa che delta l'efficacia del vaccino anti-Covid rimane molto elevata contro ospedalizzazioni e decessi e anche per quanto riguarda il contrarre l'infezione».
Nella mappa epidemiologica dell'Europa, «l'Italia ha i colori più chiari. Molte regioni sono in verde, dove la circolazione è più contenuta e la positività dei casi è contenuta. Altre parti dell'Europa sono caratterizzate da elevata circolazione, soprattutto nell'area orientale. In Italia la situazione è di controllo, abbiamo le incidenze più controllate rispetto ad altri Paesi europei», ha ribadito il presidente dell'Iss.
Gianni Rezza, direttore della Prevenzione del ministero della Salute, è intervenuto in merito alla campagna vaccinale, precisando che «in questo momento non sappiamo ancora quanto presto dovremo rivaccinare le persone piu giovani per far sì che il virus continui a circolare poco: probabilmente ci sarà un pò di tempo per decidere se e quando rivaccinarli, anche perchè i giovani sono stati vaccinati dopo rispetto ai fragili e agli anziani».
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