India. Il Coronavirus non è l'unico patogeno mortale contro cui l'India sa cercando di lottare ogni giorno. Ultimamente c'è un altro pericolo. Forse ancora più letale.
Sono già saliti a più di 8.800 in India i casi segnalati di infezione dal letale "fungo nero" che sta consumando molte stragi tra gli abitanti.
Pare si tratti di una crescente complicazione nei pazienti con il coronavirus. Tale complicazione sarebbe provocata dall'abuso di farmaci steroidei usati per curare il
Covid.
Nel frattempo si registrano oltre 120 decessi a causa del nuovo morbo e i numeri giornalieri messi in relazione non sono per nulla rassicuranti.
Inoltre, sono migliaia le persone che nelle ultime settimane hanno evidentemente sviluppato questo tipo letale di micosi.
Il letale 'fungo nero' dell'India
Solitamente è molto rara, ma la sua rarità è direttamente proporzionale al tasso di letalità nei confronti dell'organismo umano.
Il fungo nero, infatti, porta direttamente alla morte nel 50% dei casi in cui insorge, dunque uno su due muoiono se sviluppano il patogeno.
L'ondata di infezioni è stata subito relazionata con l'uso eccessivo di steroidi per l'organismo, impiegati dai medici per curare i milioni di pazienti colpiti dal coronavirus (ANSA).
Il fungo era diffusa su bassissima scala prima della pandemia da Covid19. In India normalmente si registravano meno di 20 casi di fungo nero all'anno.
La malattia micotica è pertanto molto aggressiva. I chirurghi a volte sono costretti ad intervenire in modo estremamente invasivo per impedire che le spore raggiungano il cervello dei pazienti.
I chirurghi sono spesso costretti ad eliminare l'infezione da fungo rimuovendo in alcuni casi gli occhi, il naso, la mascella.
Leggi anche
Cina, maratona con 172 corridori trasformata in una strage dal maltempo: 21 i morti. ”Non riuscivamo a stare in piedi”
Metti like alla pagina
41esimoparallelo e iscriviti al gruppo
41esimoparallelo
Seguici sul nostro canale Youtube
41esimoparallelo