Manola Mascia, com'è morta: «Ferite alla testa dovute agli scogli»
Domani l'autopsia sul corpo di Paolo, per la verità ci vorranno mesi

L'autopsia ha svelato le cause del decesso di Manola Mascia, la 29enne cagliaritana trovata senza vita nelle acque di Cala Fighera, nel promontorio della Sella del Diavolo a Cagliari. Secondo il medico legale Roberto Demontis, la giovane sarebbe morta a causa delle gravi ferite alla testa riportate nella caduta dalla scogliera. L'esame necroscopico, durato circa quattro ore, ha confermato che le ferite sono compatibili con una precipitazione accidentale.
Attesa per i risultati delle analisi istologiche e tossicologiche
Nonostante l'autopsia abbia chiarito le cause immediate del decesso, restano ancora molte domande. Gli inquirenti attendono i risultati delle analisi istologiche e tossicologiche per avere un quadro più chiaro sulle condizioni della ragazza prima della caduta. Per ottenere questi esiti potrebbero volerci alcuni mesi.
Il ritrovamento del corpo di Paolo Durzu
Nella mattinata successiva, il corpo del fidanzato di Manola, Paolo Durzu, è stato recuperato tra gli scogli di Cala Fighera, a circa 15 metri dal punto in cui era stata ritrovata la 29enne. Il ritrovamento è avvenuto dopo ore di ricerche in un'area nota per essere franosa e pericolosa. Il corpo di Durzu è stato trasportato nella sala mortuaria dell'ospedale Brotzu, in attesa dell'autopsia.
Le indagini in corso
Le forze dell'ordine stanno lavorando per ricostruire le ultime ore della coppia e comprendere il motivo per cui si trovassero in una zona interdetta al pubblico. L'ipotesi più accreditata è quella di un tragico incidente, ma gli investigatori analizzeranno i tabulati telefonici e visioneranno eventuali filmati delle telecamere di sorveglianza presenti nell'area per chiarire ogni aspetto della vicenda.
Il ricordo della coppia
Amici e parenti descrivono Manola e Paolo come una coppia affiatata, senza segnali di conflittualità o problemi personali. La madre di Paolo, Antonella Contu, ha dichiarato: "Si volevano tanto bene, erano innamoratissimi e condividevano la passione per gli animali e le escursioni". La comunità di Cagliari è sconvolta dall'accaduto, e su quegli stessi scogli, teatro di altre tragedie in passato, qualcuno ha posizionato una croce per ricordare le vittime.