Strage Brandizzo, il tecnico Rfi Massa ammette: "Non mi avevano dato autorizzazione"
STRAGE BRANDIZZO. Il caso dell'incidente ferroviario a Brandizzo assume nuovi sviluppi, con il tecnico di Rfi, Antonio Massa, che avrebbe ammesso davanti ai magistrati di aver dato il via libera ai lavori sui binari sapendo che la linea ferroviaria non era stata interrotta. La confessione di Massa è avvenuta in lacrime durante l'interrogatorio.
Questo tragico incidente non sembra essere un caso isolato, poiché emergono altre situazioni in cui lavori sui binari sono iniziati senza l'adeguata interruzione del traffico ferroviario. Gli inquirenti dovranno esaminare questi casi, oltre a valutare le modalità di formazione del personale coinvolto.
La strage di Brandizzo
Ha suscitato preoccupazioni sulla sicurezza dei lavoratori ferroviari e sulla supervisione delle operazioni sui binari. Il video girato da una delle vittime, in cui si sente menzionare la frase "tanto io lavoro sul pari," suggerisce che questa potrebbe non essere stata una prassi isolata.
Franco Sirianni, titolare della Sigifer, l'azienda per cui lavoravano le vittime, ha sottolineato che la sicurezza è sempre stata una priorità per l'azienda e che avviare i lavori sui binari senza l'approvazione non era una pratica comune. Ha anche condiviso la sua preoccupazione per la mancanza dei documenti dei lavoratori dopo l'incidente.
Il caso di Brandizzo ha sollevato domande sulla supervisione delle operazioni ferroviarie e sull'adeguatezza delle procedure di sicurezza. L'indagine continua mentre l'Italia cerca di affrontare questa tragedia e di prevenire futuri incidenti ferroviari.