E' un Vittorio Sgarbi al vetriolo quello giunto ieri in Irpinia per un sopralluogo all'eolico, dove risulta crollata la tettoia di copertura del sito archeologico. Una guerra che dunque continua quella del sotto segretario di Stato alla Cultura. 

«L'ennesimo scempio al paesaggio italiano si consuma in una delle aree paesaggistiche più suggestive del Sud Italia, a ridosso del sito archeologico di 'Aequum Tuticum', tra strada Francigena e strada Traiana».

https://twitter.com/VittorioSgarbi/status/1632337830201499649?s=20

E ancora aggiunge Vittorio Sgarbi 

«Invito il sovrintendente di Avellino, Salerno e Benevento e il presidente della Regione De Lucacommenta Sgarbi- a interrompere il devastante scempio dell'eolico contro il paesaggio che minaccia anche questa area archeologica. Civiltà sannita, romana e medievale si incrociano a 'Aequum Tuticum' che chiede, per dignità umana, il vincolo paesaggistico, unico vero interesse nazionale prevalente. Al sopralluogo risulta crollata la tettoia di copertura del sito archeologico. Questa non è Italia: è camorra». (Com/Mgn/ Dire)

De Luca silura Meloni: «Governo sgangherato, bisogna riaprire i manicomi»

De Luca torna all'attacco contro Meloni e il suo governo. L'ennesima dura affermazione del presidente campano durante la diretta di ieri: «Il governo si sta rivelando sgangherato. Quello che hanno combinato sul bonus edilizia, sui migranti, sul fondo per il Mezzogiorno, sulla programmazione complementare non ha parole. Devo dire sinceramente che da queste iniziative ho tratto una nuova convinzione che già avevo qualche anno fa sulla riforma più urgente di cui ha bisogno l'Italia, è la riapertura dei manicomi».

«Non basta ripetere 300 volte come una litania, la parola Nazione. Lo spirito di patria si difende coi fatti, se no diventa retorica, e retorica fastidiosa».

E prosegue:

«Ho ritrovato questa piena convinzione seguendo le vicende del bonus edilizia, ancora oggi non si capisce niente - ha sottolineato - Ma è l''Italia, è uno dei tratti più caratteristici di un paese effervescente, creativo che oscilla tra barocco, retorica e inconcludenza. Ma nonostante tutto dobbiamo avere fiducia nel futuro, non per la qualità di chi ci governa ma per la tenacia che mettiamo noi nel nostro lavoro».

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