METEO. Con questa settimana finisce l'estate del caldo record. Quella del 2022 passerà alla storia per l'emergenza caldo, la siccità, gli incendi, i bacini idrici ridotti ai minimi storici e la valanga della Marmolada. L'anticiclone "Bacco" di questa settimana sarà il suo canto del cigno: si prevedono alte temperature sulla Penisola fino alla giornata di giovedì 15 settembre. Da lì in poi, è atteso un generale peggioramento del tempo, con temperature inferiori e piogge nel weekend. Meteo, uando finisce il caldo e inizia il maltempo Le precipitazioni nel fine settimana saranno il preludio del prossimo autunno. Il rischio concreto – come sostengono i meteorologi – è quello di passare da un'emergenza all'altra: gli esperti prevedono infatti un autunno instabile, caratterizzato da forti sbalzi termici e tante alluvioni. Precipitazioni massicce, che aumenteranno a dismisura i rischi di frane e allagamenti in diverse regioni italiane. Secondo i dati raccolti dall'Istituto di Scienze dell'Atmosfera e del Clima, i mesi di giugno e luglio sono stati tra i più caldi di sempre, in Italia e in Europa. In particolare in Italia, a giugno è stata rilevata un'anomalia di temperatura maggiore di ben 2,88° gradi rispetto alla media del trentennio precedente (1991-2020). Quest'anno sono crollati molti picchi record: per esempio a Roma (+40.0°C), Firenze (+40.2°C) e a Milano, dove si sono contati addirittura 23 giorni caldi con temperatura oltre 30°C, quando: "normalmente dovrebbero essere solo 4 in tutto il mese", afferma il meteorologo Marco Castelli su ilmeteo.it. Perché si rischiano gli uragani Medicane Il caldo eccessivo di questa estate ha avuto l'effetto d'innalzare a dismisura le temperature dei mari. Livelli anomali che hanno raggiunto in certi casi anche i 30° gradi nei bacini. L'acqua evaporata dalle acque, sostengono sempre gli esperti, provocherà la formazione di enormi celle temporalesche e delle cosiddette "Medicane", detti anche "Uragani del mediterraneo": si tratta di fenomeni causati dalla bassa pressione sui mari, in grado di portare forti piogge e forti raffiche di vento fino a 120 km/h. In sostanza, la bassa pressione sui mari porterà tempeste e nubifragi in autunno. Lo conferma anche il Climate Prediction Center dell'agenzia statunitense NOAA. Il 2022 vedrà un'intensa stagione degli uragani in Atlantico molto attiva, la settima consecutiva segnata da tempeste sopra la media. Seguici sul nostro canale Youtube 41esimoparallelo Segui il nostro canale Google News 41esimoparallelo Attiva le notifiche su 41esimoparallelo.it
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