L'Fbi ha perquisito la residenza di Donald Trump a Mar-a-Lago, in Florida. Lo ha detto l'ex presidente degli Stati Uniti, che al momento del blitz si trovava a New York. "Dopo aver lavorato e collaborato con le agenzie governative competenti, questo raid senza preavviso a casa mia non era necessario né appropriato", ha fatto sapere il tycoon in una nota in cui ha confermato la notizia. Poi ha definito la perquisizione una "strumentalizzazio ne della giustizia e un attacco dei democratici di sinistra radicali che disperatamente non vogliono che mi candidi alle elezioni del 2024". Parlando di "tempi oscuri per la nostra Nazione", Trump ha sottolineato che "niente di simile è mai successo prima a un presidente degli Stati Uniti". Ora si tratta di capire che cosa stessero cercando gli agenti federali. Secondo tre fonti che hanno parlato con la Cnn, il blitz è avvenuto nell'ambito delle indagini sui 15 scatoloni di documenti classificati che Trump avrebbe portato via dalla Casa Bianca dopo la fine del mandato dell'ex presidente. Un crimine federale, che l'ex presidente ha sempre negato. Ma la perquisizione potrebbe anche avere a che fare con l'indagine sull'assalto a Capitol Hill del 6 gennaio 2021 dopo che nelle settimane scorse il cerchio si è stretto attorno a Trump e il dipartimento di Giustizia ha iniziato a indagare sul suo comportamento nei giorni precedenti alla rivolta. Seguici sul nostro canale Youtube 41esimoparallelo Segui il nostro canale Google News 41esimoparallelo Attiva le notifiche su 41esimoparallelo.it

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