Anna Maria Ackermann
Anna Maria Ackermann

L’attrice napoletana Anna Maria Ackermann è morta all’età di 92 anni, lasciando un vuoto nel cuore di tutti coloro che l’hanno ammirata sul palcoscenico, al cinema e in televisione. Una figura poliedrica che ha segnato il panorama culturale italiano, la sua carriera è iniziata fin dal Secondo Dopoguerra, quando si fece notare come giovane promessa del teatro, entrando a far parte della compagnia di Eduardo De Filippo. Un debutto che segnò l’inizio di un lungo e straordinario percorso artistico, che si sarebbe evoluto nelle decadi successive, tra sceneggiati televisivi, film e programmi radiofonici.

I Primi Passi nel Teatro con Eduardo De Filippo

Fin da giovanissima, Anna Maria Ackermann nutriva il sogno di diventare attrice. Cresciuta a Napoli, a scuola raccontava spesso di esibirsi davanti ai suoi compagni, che considerava i suoi primissimi "spettatori". Questo amore per la recitazione la portò, durante gli anni, a entrare nella compagnia di Eduardo De Filippo, dove rimase per ben dieci anni, affinando il suo talento e guadagnandosi il rispetto del pubblico e dei colleghi. La sua esperienza con il grande Eduardo rimase una delle tappe più importanti della sua carriera, che la lanciò come una delle attrici più promettenti della sua generazione.

Il Lavoro in Rai e le Collaborazioni Cinematografiche

Dopo il periodo con Eduardo De Filippo, Anna Maria Ackermann continuò a lavorare con successo in teatro, ma anche nella televisione e nel cinema. Il suo talento le permise di lavorare in alcuni degli sceneggiati televisivi più noti della Rai, ma anche di cimentarsi in numerosi film di successo. Tra le sue interpretazioni più celebri vi sono "La pelle" di Liliana Cavani e "I figli so' pezzi ‘e core" con Mario Merola. Ma negli ultimi anni, Anna Maria Ackermann ha avuto l’opportunità di lavorare con un altro grande protagonista della commedia italiana, Alessandro Siani. Per lui, interpretò la Contessa D'Avanzo in "La seconda volta non si scorda mai" (diretto da Francesco Ranieri Martinotti), in una delle scene più divertenti e ricche di doppi sensi della pellicola.

Una Donna di Grande Forza e Coraggio

Oltre alla sua carriera artistica, Anna Maria Ackermann era anche una donna di grande forza. Non solo sul palco, ma anche nella vita. In una delle sue ultime interviste, l'attrice raccontò la sua drammatica esperienza di bambina costretta a vivere in un campo di concentramento durante la Seconda Guerra Mondiale. Aveva solo 11 anni quando visse quell’esperienza traumatica, ma, nonostante le difficoltà, riuscì a rimanere salda e determinata. Anni dopo, da adulta, Anna Maria decise di incontrare l’allora direttrice del lager, per cercare di elaborare quei ricordi tormentati e dare un significato a quegli anni di sofferenza.

Il Dolore e il Ricordo dei Colleghi

La morte di Anna Maria Ackermann ha suscitato una grande reazione nel mondo dello spettacolo e tra i suoi colleghi. Gino Rivieccio, ad esempio, ha espresso il suo profondo dolore sui social, ricordando la sua eleganza, la sua intelligenza e il suo carisma. "Che dolore! Amica mia dolce, elegante, Signora, quanto ti ho voluto bene", ha scritto Rivieccio, esprimendo la sua stima per l’attrice. Il suo messaggio è stato ricco di affetto e gratitudine per la lunga e proficua collaborazione artistica, con un ricordo particolare per la sua voce inconfondibile, che resterà sempre nel cuore di chi l’ha ascoltata.

Un Lascito Indelebile

Anna Maria Ackermann non è stata solo una grande attrice, ma una persona che ha contribuito a rendere unico il panorama culturale italiano. Con il suo talento, il suo impegno e la sua straordinaria personalità, ha regalato a tutti noi interpretazioni indimenticabili, che resteranno impresse nella memoria collettiva. La sua morte segna la fine di un'era, ma il suo lascito artistico vivrà per sempre attraverso le sue opere.

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