Antonio Micarelli e la figlia
Antonio Micarelli e la figlia

Antonio Micarelli, guardia giurata di 56 anni, è al centro di un'indagine per omicidio volontario dopo aver sparato e ucciso Antonio Ciurciumel, un ladro di 25 anni, nella serata di giovedì 6 febbraio. L'episodio è avvenuto in un complesso residenziale di via Cassia, a Roma. Secondo le prime ricostruzioni, Micarelli avrebbe aperto il fuoco mentre i ladri tentavano la fuga.

Le parole della figlia: "Mio padre è un eroe"

La figlia del vigilante, Laura Micarelli, ha difeso pubblicamente il padre, definendolo "un eroe". Citata dal quotidiano "Il Messaggero", ha dichiarato: "Papà è stato coraggioso. Non si è tirato indietro, ha capito che c’era qualcosa di strano ed è intervenuto". La giovane ha inoltre raccontato che due anni fa la loro abitazione era stata presa di mira da una banda di criminali, episodio che ha segnato profondamente la famiglia.

La difesa di Micarelli: "Volevano investirmi, ho agito per salvare una donna"

Interrogato dalle autorità, Micarelli ha spiegato di aver agito in stato di legittima difesa, sostenendo che il gruppo di malviventi stava tentando di investirlo e che una vicina era in pericolo. "Non volevo uccidere nessuno, ho solo cercato di difendere una persona in ostaggio", ha affermato la guardia giurata. I suoi legali, Pietro Pomanti e Valerio Orlandi, hanno dichiarato che il loro assistito è profondamente addolorato per la morte di Ciurciumel e che collaborerà pienamente con la magistratura.

Le indagini: dieci colpi esplosi, alcuni contro i ladri in fuga

Le indagini dei carabinieri della compagnia Trionfale stanno cercando di ricostruire la dinamica esatta dell'accaduto. Secondo le prime perizie, Micarelli avrebbe sparato dieci colpi con la sua pistola, alcuni dei quali avrebbero colpito i ladri mentre erano già in fuga. Questo elemento potrebbe giocare un ruolo chiave nella valutazione della legittima difesa da parte della magistratura.

Il Comitato per la giustizia offre supporto legale gratuito

In seguito all’accaduto, il Comitato per la giustizia, su impulso del Senatore Domenico Gramazio, ha deciso di offrire gratuitamente il patrocinio legale a Micarelli. L'avvocato Romolo Reboa del foro di Roma è stato incaricato di occuparsi della sua difesa. "Riteniamo che Antonio Micarelli abbia agito per sventare una rapina e non debba essere trattato come un criminale", si legge in una nota diffusa dal comitato.

Il caso di Antonio Micarelli sta suscitando un acceso dibattito sull’applicazione della legittima difesa in Italia. Mentre la magistratura continua a indagare sulla vicenda, l’opinione pubblica si divide tra chi lo considera un eroe e chi, invece, ritiene eccessivo l’uso della forza. Le prossime settimane saranno decisive per stabilire l’esatta responsabilità della guardia giurata e determinare se la sua reazione sia stata giustificata dalle circostanze.

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