Reddito di cittadinanza ultima ora Inps 2022. Il pagamento del Reddito di Cittadinanza (RDC) e della Pensione di Cittadinanza (PDC) per la mensilità di dicembre 2022 è previsto a partire dal 20 dicembre per i vecchi percettori, e a partire dal 15 dicembre per chi ha inviato una nuova domanda Rdc/Pdc.

Reddito di cittadinanza ultima ora Inps 2022

Rispetto agli altri mesi dell’anno, a dicembre il reddito di cittadinanza viene pagato in anticipo. Se infatti durante l’anno i percettori del sussidio lo ricevono entro il 27 del mese, in questo periodo il contributo verrà erogato qualche settimana prima per favorire le spese durante le festività.

Ricordiamo che il rinnovo del Reddito di Cittadinanza deve essere richiesto, al sussistere dei requisiti previsti, al termine dei 18 mesi di fruizione: prima del nuovo accredito, è previsto un mese di pausa.

Ad ogni modo, è possibile conoscere la data esatta di pagamento accedendo all’area riservata del servizio dedicato sul sito dell’INPS con una delle seguenti credenziali:

  • Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID);
  • Carta d’Identità Elettronica (CIE);
  • Carta Nazionale dei Servizi (CNS).

Rdc ridotto a dicembre causa inflazione

Nel 2023 il Reddito di cittadinanza non è oggetto di rivalutazione. In altre parole, il valore del sussidio resta inalterato, mentre l’aumento dei prezzi non permette più gestire le spese come in passato. Dunque, coloro che percepivano un Reddito di cittadinanza pari a 780 euro ne incassano 655 euro: una notevole riduzione del valore del sussidio rapportata all’indice ISTAT sull’inflazione.

Per questo motivo, tante famiglie a dicembre si trovano a gestire un sussidio del valore di circa 100 euro in meno.

Inps: nei primi 10 mesi del 2022 respinte 240mila domande

“Gli scenari di rischio elaborati ed i relativi allarmi” attivati dall’Inps hanno permesso di individuare su circa 1.290.000 domande di Reddito di cittadinanza pervenute, nei primi dieci mesi del 2022, oltre 290.000 a rischio: 240.000, per mancanza del requisito della residenza in Italia oppure per false o omesse dichiarazioni relativamente alla posizione lavorativa dei componenti il nucleo familiare, sono state respinte in automatico, prima che la prestazione potesse essere indebitamente percepita; 50.000 sono state sospese e sottoposte ad ulteriori controlli. Lo comunica l’Inps.

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