Filippo Turetta Quarto Grado
Filippo Turetta, il video del primo interrogatorio a Quarto Grado

Nella puntata di “Quarto Grado” del 20 settembre 2024, viene trasmesso un documento esclusivo: il video dell'interrogatorio di Filippo Turetta, avvenuto il 1° dicembre 2023 nel carcere di Verona Montorio. Turetta, reo confesso dell’omicidio dell'ex fidanzata Giulia Cecchettin, racconta agli inquirenti con dettagli agghiaccianti ciò che è successo. L'interrogatorio, durato circa sette ore, rivela un ragazzo dimagrito e cupo, con lo sguardo spesso rivolto verso il basso e un atteggiamento privo di emozioni visibili.

Durante l'interrogatorio, Turetta ripercorre il momento dell’omicidio, ammettendo di aver agito d'impulso. «Ho iniziato a colpirla col coltello», ha detto il giovane, descrivendo come abbia poi caricato il corpo di Giulia in macchina. «L'ho caricata in macchina e siamo partiti», aggiunge, continuando a raccontare il viaggio disperato che è seguito all'aggressione.

L'assenza di emozioni e l'atteggiamento distaccato

Uno degli elementi che ha colpito maggiormente gli inquirenti e il pubblico è stata l'assenza di lacrime o di qualsiasi segno di rimorso durante l'interrogatorio. Filippo Turetta, pur ammettendo la sua colpa, ha mantenuto un atteggiamento distaccato, con lunghe pause e uno sguardo che evitava costantemente quello degli investigatori. Nonostante le dichiarazioni che sembrano suggerire una presa di coscienza del suo gesto, il suo tono di voce e il comportamento hanno lasciato perplessi coloro che lo hanno interrogato.

«Non avrei mai pensato di farle questo, ecco», ha affermato il giovane, ma le sue parole non sono state accompagnate da alcuna emozione apparente. Ha continuato dicendo: «Ho provato a scuoterla, a urlarle, ma non rispondeva». Il video dell'interrogatorio mostra un Filippo Turetta profondamente cambiato fisicamente rispetto alle foto diffuse durante le ricerche, quando era in fuga. Appare dimagrito e stanco, ma non esprime il dolore che ci si aspetterebbe da qualcuno che ha commesso un crimine così atroce.

Il percorso verso il processo

Questo documento esclusivo viene trasmesso a pochi giorni dall'inizio del processo a carico di Turetta, che sarà chiamato a rispondere formalmente dell’omicidio di Giulia Cecchettin. Il video dell'interrogatorio fornisce un quadro crudo e inquietante di come il giovane abbia vissuto il post-crimine, raccontando i dettagli senza mostrare segni di pentimento o angoscia.

Giulia Cecchettin, vittima di un femminicidio brutale, aveva avuto una relazione con Filippo Turetta, ma la loro storia si era conclusa in modo tragico. Secondo gli inquirenti, Turetta avrebbe agito per gelosia e rabbia, non accettando la fine della relazione con Giulia. Questo gesto di violenza, che si è concluso con la morte della ragazza, ha scosso profondamente l'opinione pubblica.

Le reazioni e l'impatto mediatico

Il caso di Giulia Cecchettin ha avuto una grande risonanza mediatica sin dall'inizio, soprattutto durante le ricerche di Filippo Turetta, che per giorni era rimasto irreperibile dopo aver commesso l'omicidio. Il video dell'interrogatorio rappresenta un ulteriore tassello in un processo che si preannuncia carico di tensione emotiva, con la famiglia di Giulia che cerca giustizia per la loro amata figlia.

La comunità ha espresso un forte senso di solidarietà nei confronti della famiglia Cecchettin, e il processo contro Turetta sarà seguito da vicino non solo per le dinamiche del caso, ma anche per il tema, sempre più presente in Italia, della violenza di genere e dei femminicidi.

L’interrogatorio di Filippo Turetta, trasmesso in esclusiva a “Quarto Grado”, offre un'angosciante finestra sul comportamento del giovane dopo l’omicidio di Giulia Cecchettin. Le sue parole, pronunciate senza alcun apparente rimorso o emozione, lasciano un senso di vuoto e di impotenza di fronte a una tragedia che ha spezzato una giovane vita. Il processo che seguirà dovrà fare luce sui dettagli di questo crimine e garantire che la giustizia faccia il suo corso.

 

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