GALLIPOLI. Una strage sfiorata per un soffio. Una dinamica incredibile. Che si è risolta dopo momenti di alta tensione e paura.
È stato fermato dai carabinieri il 21enne che all'alba a Gallipoli. Nota località turistica del Salento.
L'assalitore avrebbe esploso più di 16 colpi di mitra in direzione di un gruppo di sei-sette persone. Tra le quali c'era anche la sua ex fidanzata in compagnia del nuovo compagno.
A quanto si apprende, l'accusa che potrebbe essergli contestata è il tentato omicidio plurimo con possibilità di aggravanti.
Alcuni colpi, esplosi tutti ad altezza d'uomo, si sono conficcati nelle colonne del residence Coppola, in via Kennedy, all'interno del quale c'è anche una galleria commerciale.
Sfiorata tragedia a Gallipoli
Il 21enne fermato è Rudi Ibrahim, residente a Galatina, già noto alle forze dell'ordine. È stato fermato a Novoli, in compagnia di un altro ragazzo, lo stesso con il quale è arrivato in via Kennedy.
Quella che si è verificata è stata una vera e propria sventagliata di colpi davanti ad un gruppo di ragazzi sfuggiti ai colpi per motivi passionali.
È stato acciuffato dopo un’indagine tanto veloce quanto incisiva il presunto responsabile dei colpi di mitraglietta esplosi all’alba di martedì 10 agosto contro una palazzina nei pressi della galleria di via Kennedy a Gallipoli.
Il pistolero si chiama Rudy Ibrahim. È un 21enne di origini albanesi residente a Galatina. Denunciate anche due uomini che l'avrebbero aiutato a fuggire.
I carabinieri della Compagnia di Gallipoli, insieme ai colleghi del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo, sono risaliti al giovane.
Dopo la visione delle telecamere di videosorveglianza installate in zona consegnando alla giustizia il 21enne. La sparatoria poteva finire in tragedia.
I colpi di mitraglietta (almeno una ventina) sono stati esplosi ad altezza uomo in un momento in cui nelle vicinanze, era presente un gruppetto di ragazzi (alcuni locali, altri turisti) riusciti miracolosamente a sfuggire ai colpi.
Inizialmente si era pensato a qualche alterco tra turisti e gente del posto ma tale ipotesi ha perso subito consistenza.
Tanto che i carabinieri hanno chiuso il cerchio sul pistolero in poche ore dopo aver sentito alcuni testimoni e visionato telecamere.
Nella palazzina, infatti, risiede la ex compagna del 21enne, una ragazza salentina di 26 anni che aveva deciso di iniziare un nuovo rapporto.
Dopo la fine della relazione, la ragazza ha iniziato a frequentare un altro uomo scatenando la reazione violenta del giovane albanese che, dopo una lite, ha scaricato il caricatore della mitraglietta.
''Fortunatamente il caso si è chiuso in breve - commenta il sindaco di Gallipoli Stefano Minerva. ''E un plauso va alle forze dell’ordine che hanno ch9iuso il caso in poche ore''. (Leggo)
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