I NO GREEN PASS NON MOLLANO. Il Segretario generale della Uil, PierPaolo Bombardieri, ha partecipato questa mattina, ad Atessa in provincia di Chieti, alle celebrazioni per i 50 anni dello stabilimento abruzzese dell’Honda che, attualmente, conta 600 dipendenti e dove la lista dei metalmeccanici della Uil è risultata la prima Organizzazione nelle elezioni delle Rsu.
“Siamo qui - ha dichiarato Bombardieri a margine dell’iniziativa - per testimoniare la nostra attenzione alle lavoratrici e ai lavoratori di uno stabilimento storico e importante, che ha scelto di radicarsi in questo contesto e che, anche nei momenti più difficili, ha praticato buone relazioni industriali con il Sindacato per salvaguardare il lavoro e l’occupazione.
Questa esperienza dimostra che quando si punta su ricerca e innovazione di processo e di prodotto si possono generare situazioni virtuose, nel rispetto delle persone e dell’ambiente. Tutto ciò - ha rimarcato il leader della Uil - a differenza, purtroppo, di quel che accade in altre realtà in cui abbiamo dovuto assistere a delocalizzazioni. Che stiamo chiedendo al Governo e all’Europa, ciascuno per la propria parte, di contrastare con scelte forti ed efficaci, anche sul fronte contrattuale e fiscale.
E ancora aggiunge
Peraltro - ha proseguito Bombardieri - questo territorio ha bisogno di ulteriore attenzione in un momento importante per il Paese. Con il Pnrr, infatti, si stanno utilizzando risorse europee per investimenti, si sta pensando a come ridisegnare il Paese. E a quali politiche industriali mettere in atto per lo sviluppo e la crescita ed è importante capire se e come questo si concretizzerà nelle scelte del Governo”.
Il leader della Uil
Infine, ha ricordato l’appuntamento di sabato 16 a Piazza San Giovanni a Roma: “Non ci facciamo intimidire, non abbiamo paura: sabato saremo in piazza per una grande manifestazione democratica, antifascista e per riproporre i temi del lavoro, del fisco, delle pensioni e dello sviluppo”.
Scatta l'allarme anche degli autotrasportatori
"Il rischio paralisi esiste - afferma Ugge' - e per questo stiamo lavorando e fornendo suggerimenti utili per il trasporto su gomma e la logistica in generale per evitare che di determini una situazione in cui alcuni facinorosi si inseriscano.
Il Green pass e' una modalita' non applicata in Europa come da noi
Un conto e' il vaccino un conto e' il certificato verde. La situazione e' migliore di un anno fa, e la domanda e': ma se allora abbiamo trovato delle soluzioni perche' i trasporti non si fermassero e abbiamo realizzato un protocollo con il ministero, i sindacati e le associazioni, perche' non andare avanti ad applicare quel protocollo consentendo uno slittamento di tre mesi per introdurre l'obbligo vaccinale?. Stabiliamo un termine che puo' essere il 31 dicembre entro il quale il vaccino sia obbligatorio.
Gli autotrasportatori senza Green pass sono circa il 30% e sono soprattutto quelli provenienti da paesi esteri. Il tampone - conclude - puo' essere utilizzato ma non si puo' fare un tampone ogni 3 giorni. La soluzione e' il vaccino per tutti entro un determinato termine".
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