Cava de Tirreni, si lancia dal balcone per paura dei fulmini: morto il cane Balù

Una tragica morte ha scosso la comunità di Cava de' Tirreni, dove il cane "Balù" è finito giù dal terzo piano di un palazzo a causa della paura dei lampi e dei fulmini. Conosciuto come "il cane dell'ospedale", Balù era un volto familiare per molti, avvistato quotidianamente vicino alle guardie giurate pronte a prendersi cura di lui.

La vita di Balù

Il cane era un simbolo di affetto e compagnia, spesso accolto con cibo e acqua dagli agenti di sicurezza. Recentemente, Balù era stato preso da una donna, che lo aveva portato a casa per proteggerlo dalle intemperie. Purtroppo, la tragedia è avvenuta il 4 ottobre, quando, temendo per il maltempo, il cane è stato posizionato temporaneamente sul balcone.

Spaventato dal fragore dei tuoni, Balù ha fatto un salto nel vuoto, trovando la morte sul colpo. La donna, sconvolta dalla notizia, ha scoperto con grande tristezza la tragica fine del suo nuovo compagno. Le forze dell'ordine hanno raccolto la dinamica dell'incidente, chiarendo le circostanze che hanno portato alla morte dell'animale.

La reazione della comunità

Teresa Salsano, volontaria del canile e rappresentante della Lega Nazionale per la Difesa del Cane, ha espresso il suo dolore sui social, condividendo ricordi di Balù e l'affetto che molti cittadini provavano per lui. “Una morte ingiusta e atroce”, ha scritto, sottolineando che la paura dei temporali ha causato la tragica fine del cane, ma senza colpe da parte della donna che cercava di aiutarlo.

Nel suo post, Salsano ha lanciato un appello affinché chi non ha competenze nel recuperare animali in strada non si improvvisi, specialmente in situazioni di cattivo tempo. Ha anche ricordato che esiste un numero verde attivo 24 ore su 24 per segnalare situazioni di emergenza legate agli animali.

Concludendo il suo messaggio, Salsano ha espresso la speranza che Balù, nel suo ultimo volo, sia stato riunito con il suo amato padrone, scomparso tempo fa. Ha inoltre ringraziato le guardie giurate dell'ospedale metelliano, che hanno dedicato tempo e affetto a Balù durante gli anni.