Vladislav Gaio uccide il figlio Riccardo
Vladislav Gaio uccide il figlio Riccardo

Un silenzio irreale ha avvolto la frazione di Oltra, nel comune di Lamon, in provincia di Belluno, dopo il drammatico evento accaduto nel pomeriggio di martedì 22 aprile. Vladislav Gaio, 50 anni, originario della Polonia, avrebbe ucciso il figlio Riccardo, appena 17enne, con un coltello, per poi suicidarsi utilizzando un fucile da caccia regolarmente detenuto. Un omicidio-suicidio che lascia senza parole un’intera comunità, conosciuta per la sua tranquillità.

Le urla e lo sparo: la segnalazione dei vicini

È stato il boato dello sparo a far scattare l’allarme tra i residenti della piccola frazione, abitata da una trentina di persone. Poco prima, alcuni vicini avevano udito delle urla provenire dall’abitazione della famiglia Gaio. Spaventati, hanno immediatamente allertato le forze dell’ordine. Sul posto sono giunti i carabinieri della compagnia di Feltre, insieme al magistrato di turno, per avviare le indagini e chiarire la dinamica del duplice gesto.

I sanitari del Suem 118, intervenuti con l’elisoccorso, non hanno potuto far altro che constatare il decesso di padre e figlio.

Una famiglia apparentemente serena

Il gesto di Vladislav Gaio appare al momento inspiegabile. Secondo le prime testimonianze raccolte, l’uomo non aveva mai dato segnali di instabilità o comportamenti violenti. «Una famiglia tranquilla, persone riservate», raccontano i vicini, sconvolti. Riccardo, il figlio, era uno studente. Al momento della tragedia, in casa era presente anche la madre, rimasta fortunatamente illesa ma sotto choc. Gli inquirenti non escludono che alla base del gesto possano esserci tensioni familiari, forse legate a una situazione di disagio latente o a difficoltà nella coppia.

Le indagini e il mistero sul movente

L’ipotesi più accreditata al momento è quella di una tragedia familiare, ma il movente resta avvolto nel mistero. Gli investigatori stanno raccogliendo informazioni, esaminando gli ultimi contatti della famiglia, eventuali messaggi, lettere o segnali lasciati dall’uomo. Al momento non è emerso alcun biglietto o comunicazione che possa spiegare il gesto.

Particolare attenzione sarà rivolta anche all’arma utilizzata, un fucile da caccia, e alla regolarità della detenzione. Sotto la lente anche il coltello usato per colpire il giovane Riccardo.

Comunità sotto choc: il cordoglio del paese

La notizia ha scosso profondamente la piccola comunità di Oltra e l’intero comune di Lamon. Il sindaco ha espresso il proprio cordoglio, parlando di una tragedia che lascia sgomenti, e ha annunciato l’intenzione di proclamare il lutto cittadino nel giorno dei funerali, ancora da fissare.

Nel frattempo, i servizi sociali e psicologici sono stati attivati per supportare la madre e i parenti della famiglia Gaio, che si trovano ora ad affrontare un dolore inimmaginabile. Un dolore che si insinua come un’ombra in una valle che fino a ieri sembrava immune a tragedie di tale portata.

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