Treviso, la professoressa Elena muore a soli 42 anni: "È stata una figura educativa"
MOGLIANO (TREVISO). «Elena era il colore dei miei occhi e l’amore della mia vita». Un dolore tanto grande quanto composto quello di Massimiliano che ricorda la moglie Elena Golfetto, morta sabato a 42 anni nella sua abitazione di Carbonera, nel Trevigiano.
Aveva insegnato a lungo italiano e storia al Collegio Astori di Mogliano, dove è stata anche vicepreside. Dolce, altruista, positiva, con un grande amore per gli ultimi e i fragili. Amava l’arte, quella sacra in particolare, ed era convinta che fosse un mezzo per arrivare alla fede. «Era gioiosa ed entusiasta della vita», continua il marito, «È stata curata all’ospedale Ca’ Foncello, dove siamo stati seguiti da personale sanitario molto qualificato e altrettanto disponibile». La sua vita era l’insegnamento. Si era formata al Collegio Pio X di Treviso, poi aveva studiato Lettere a Ca’ Foscari. Mentre studiava e subito dopo la laurea aveva lavorato a Palazzo Grassi. Attiva nel mondo salesiano e in quello della Diocesi di Treviso, di recente aveva partecipato all’iniziativa “Chiese aperte”. «Era dotata di una grande spiritualità», racconta ancora il marito, «Spiegava l’arte a chi desiderava avvicinarsi alle chiese e alla fede». Nonostante la malattia, era attiva nell’organizzazione delle serate su Dante a Treviso, l’ultima solo 15 giorni fa alla quale non era riuscita a partecipare.
«Amava don Bosco, la sua pedagogia e i ragazzi che le venivano affidati. Metteva in primo piano gli altri perché l’insegnamento per lei più che una professione era una missione, lo ripeteva sempre», continua il marito, «All’Astori ha trovato una famiglia che l’ha accolta e alla quale ha continuato a dare il suo contributo anche durante la malattia.
Il suo impegno era rivolto all’educazione e ai ragazzi in difficoltà, secondo gli insegnamenti di don Bosco. Se aveva una classe con trenta alunni e due avevano più problemi, lei si focalizzava su questi». Ha insegnato fino a giugno 2019, poi ha dovuto smettere. Nel solco della sua passione per l’arte aveva iniziato a scrivere anche un libro su Jacopo Palma il Giovane, ma non è riuscita a finirlo.
A piangerla tutto il Collegio salesiano. «Elena lascia un grande vuoto e un ricordo meraviglioso in tutti noi», dice la preside Francesca Antenutcci, «È stata vicepreside fino al 2019 e docente nei percorsi liceali di storia e lettere. Era una insegnante altamente qualificata e di grande livello, ma soprattutto quello di cui c’è bisogno oggi, una “figura educativa”.
Eccellente nell’insegnamento e nel ruolo di vicepreside. Una donna dotata di una grandissima umanità, sensibilità e altruismo, la sua doti che spiccavano di più oltre alla preparazione. Una persona che ha lasciato il segno, un’insegnante con la quale ho lavorato come docente, una eccellente amica e compagna di viaggio indimenticabile. Ricorderemo per sempre il meraviglioso sorriso di Elena, la sua squisita gentilezza e la grande disponibilità». I funerali questo pomeriggio alle 15.30 nella chiesa di Carbonera. Fonte: Il Gazzettino
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