La premier italiana, Giorgia Meloni, ha richiesto un risarcimento danni di centomila euro da devolvere in beneficenza a sostegno delle donne vittime di violenza. Questa richiesta è emersa nel contesto di un processo in corso presso il Tribunale di Sassari, in cui la presidente del Consiglio è parte civile contro due imputati, un padre e un figlio.

Questi due individui accusati di diffamazione dopo aver pubblicato video contraffatti su un sito internet pornografico statunitense, nei quali era stato sovrapposto il volto della premier su corpi di protagonisti di scene esplicite.

Il risarcimento, Giorgia Meloni: destinato alle donne vittime di violenza

L'eventuale risarcimento di centomila euro sarebbe destinato al fondo nazionale del ministero dell'Interno a sostegno delle donne vittime di violenza. L'avvocata di parte civile, Maria Giulia Marongiu, che rappresenta Giorgia Meloni, ha spiegato che questa cifra è di natura simbolica e rappresenta un messaggio indirizzato a tutte le donne vittime di soprusi simili. L'obiettivo è incoraggiare le vittime a denunciare tali reati e contribuire alla loro protezione.

Nel processo in corso, i due imputati, un padre di 73 anni e un figlio di 40 anni, chiamati a giudizio con l'accusa di diffamazione. Saranno giudicati con due riti differenti: il difensore del padre ha richiesto la messa alla prova, mentre il figlio seguirà il rito ordinario. Il dibattimento per il figlio inizierà il 19 marzo, mentre il giudice deciderà riguardo alla richiesta di messa alla prova per il padre il 25 marzo.

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