Dopo l'autopsia eseguita all'Istituto di Medicina Legale di Pavia, la procura di Lodi ha rilasciato il nullaosta per la sepoltura di Giovanna Pedretti, la ristoratrice annegata nel fiume Lambro il 14 gennaio.

Giovanna Pedretti, titolare della pizzeria "Le Vignole" di Sant'Angelo Lodigiano, era stata recentemente al centro di polemiche per una controversa recensione su gay e disabili, che successivamente è stata accusata di aver falsificato. Le indagini si concentrano ora sulla possibilità che la donna fosse sola quando uscì di casa quella mattina, anche se l'ipotesi principale rimane il suicidio.

La famiglia di Giovanna Pedretti

Ora autorizzata a procedere con i preparativi funebri, ha chiesto di rispettare il loro dolore attraverso il proprio avvocato. Gli inquirenti stanno cercando di comprendere i dettagli della situazione, concentrandosi sulle circostanze che hanno portato alla morte di Giovanna Pedretti.

Durante le indagini, sono state rilevate tracce di sangue dentro e intorno all'auto di Pedretti, parcheggiata vicino al luogo in cui è stato ritrovato il corpo. Gli investigatori ritengono che la ristoratrice si sia provocata delle ferite, ma che queste non siano state fatali. L'autopsia ha confermato che la causa della morte è stata l'annegamento nel fiume Lambro. Tuttavia, resta ancora un mistero la presenza di una lametta con la donna, non affilata e incapace di causare ferite profonde.

Le indagini

Si estendono anche all'analisi dei due telefonini personali di Giovanna Pedretti, ritrovati nell'auto, e cercano di identificare l'autore della recensione controversa contro gay e disabili. Nel caso in cui la recensione risultasse autentica, gli investigatori dovranno esaminare scontrini, prenotazioni e filmati per risalire all'identità del cliente. Al momento, le indagini sono contro ignoti, e l'istigazione al suicidio è considerata come un'ipotesi di reato.

Tortoreto in lacrime per Renato Di Remigio: addio a un giovane papà
Arriva con il mal di pancia e muore al Pronto Soccorso: è Annunziata Punzo, la giovane mamma strappata alla vita dopo 16 ore