Crollo Vela rossa Scampia
Crollo Vela rossa Scampia

Un altro crollo si è verificato alle Vele di Scampia, questa volta nella Vela Rossa, tra il quinto e il sesto piano. Fortunatamente, nessuno è rimasto ferito, ma l’evento ha riacceso l’allarme sulla pericolosità di questi edifici ormai fatiscenti. Vigili del fuoco, polizia municipale e protezione civile sono intervenuti rapidamente per evacuare sei nuclei familiari ancora residenti.

Questo episodio segue un drammatico crollo avvenuto lo scorso 22 luglio nella Vela Celeste, che costò la vita a tre persone e provocò dodici feriti, tra cui sette bambini. Un evento che aveva già spinto l’amministrazione comunale a dichiarare prioritaria la risoluzione della questione delle Vele.

Le indagini e le responsabilità

La Procura di Napoli ha aperto due filoni d’indagine per fare luce sulle responsabilità. Al centro dell’attenzione, la mancata o cattiva manutenzione del complesso e il ritardo nell’esecuzione dello sgombero, che era stato ordinato anni fa ma mai completato. Il fascicolo, attualmente, è ancora a carico di ignoti, evidenziando anni di gestione inadeguata.

L’impegno del Comune: demolizione entro l’anno

Il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ha ribadito l’urgenza di accelerare gli sgomberi per avviare la demolizione delle ultime due Vele ancora in piedi, la Gialla e la Rossa, entro la fine del 2024.

"È fondamentale completare le operazioni di evacuazione per consentire l’avvio della rigenerazione urbana di Scampia, una sfida essenziale per la nostra amministrazione," ha dichiarato Manfredi. Il piano prevede il coordinamento con la Prefettura e il dialogo con il comitato degli abitanti delle Vele, con l’obiettivo di garantire una transizione dignitosa per le famiglie ancora residenti.

Lo stato attuale degli sgomberi

Ecco i dati aggiornati sulle operazioni:

  • Vela Celeste: completati gli sgomberi di tutti i 200 alloggi (oltre 800 persone).
  • Vela Rossa: su 197 alloggi, ne restano 107 da sgomberare.
  • Vela Gialla: su 103 alloggi, 31 sono ancora occupati.

L’amministrazione ha attivato i servizi sociali per monitorare gli spostamenti delle famiglie e fornire contributi economici per una sistemazione autonoma.

Una rigenerazione urbana necessaria

Le Vele, costruite negli anni ’70 con l’intento di rappresentare un’architettura moderna e funzionale, si sono trasformate in un simbolo di degrado e marginalità. La demolizione delle Vele Celeste, Verde e Bianca ha segnato un primo passo verso il riscatto di Scampia, ma la presenza della Vela Rossa e della Vela Gialla mantiene viva la ferita sociale e architettonica.

Il futuro di Scampia: oltre il passato

Il crollo alla Vela Rossa ricorda quanto sia urgente voltare pagina e garantire sicurezza e dignità agli abitanti di Scampia. La rigenerazione urbana punta a trasformare l’area in un quartiere vivibile, con nuovi spazi residenziali, infrastrutture e servizi che possano rispondere alle esigenze della comunità.

Il tempo stringe, ma l’amministrazione Manfredi sembra determinata a chiudere definitivamente questo capitolo di degrado, per restituire a Scampia un futuro più luminoso.

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