giuseppe catanzariti

Fino al 21 marzo 2025, le retrostanze della Sala del Trono della Reggia di Caserta accolgono una fedele riproduzione della corona con cui Re Carlo di Borbone venne incoronato re di Napoli e Sicilia il 3 luglio 1735. L’esposizione, intitolata La Corona di Re Carlo di Borbone”, rappresenta un’occasione unica per ammirare un prezioso simbolo reale e approfondire la storia che lo circonda.

Un gioiello di inestimabile valore storico

Il pezzo originale della corona, ormai perduto, era reso celebre da un elemento particolarmente raro: un diamante da 41,5 carati descritto come “Color di Viola perfetto” dal suo creatore, il gioielliere francese Claude Imbert. Questa straordinaria pietra preziosa, al centro della corona, andò successivamente smarrita, ma la ricostruzione moderna si basa su dettagli accurati forniti dai disegni originali conservati presso l’Archivio di Stato di Napoli.

La ricostruzione: un progetto ambizioso

La realizzazione della replica della corona è stata possibile grazie al minuzioso lavoro del Centro orafo il Tarì, specializzato nell'arte orafa e nel restauro di gioielli storici. Il progetto è frutto della collaborazione tra gemmologi, progettisti e artigiani, guidati dal professor Ciro Paolillo, esperto di gemmologia investigativa, che ha condotto un’accurata ricerca storica e tecnica.

“Il progetto nasce dalla ricerca e ricostruzione della corona,” spiega Paolillo, “grazie al lavoro del mio team siamo riusciti a restituire un simbolo importante alla collettività.” La mostra si avvale anche di un percorso didattico digitale che accompagna i visitatori attraverso le tappe principali della storia del gioiello e le fasi della sua complessa ricostruzione.

La mostra e il ruolo del Centro orafo il Tarì

Il Centro orafo il Tarì, che ha curato la mostra, è da anni un punto di riferimento per l’eccellenza artigianale. “Con questa esposizione completiamo un progetto ambizioso,” afferma Vincenzo Giannotti, presidente del Centro orafo, “in cui abbiamo unito il rispetto per la storia con l’arte orafa più prestigiosa, rappresentata quotidianamente dal Tarì e le sue 400 aziende.”

Un'opportunità per scoprire la storia borbonica

La mostra si inserisce nel quadro di iniziative del Museo del Ministero della Cultura, che ha supportato l’evento nell’ambito del Bando di Valorizzazione partecipata della Reggia di Caserta. Il Comitato Scientifico del museo ha infatti valutato l’importanza storica e culturale della riproduzione, confermando il valore dell’esposizione per la riscoperta del patrimonio borbonico.

La collaborazione con la Reggia di Caserta

Il progetto ha ricevuto il pieno supporto della direzione della Reggia di Caserta, guidata da Tiziana Maffei. “La corona trova ora la sua giusta collocazione alla Reggia di Caserta,” sottolinea Paolillo, “grazie anche al sostegno di Maffei, che ha creduto nel valore di questo progetto sin dall’inizio.” La Reggia offre così un altro motivo di attrazione per i visitatori, integrando la mostra negli spazi degli Appartamenti reali.

Informazioni per i visitatori

La mostra “La Corona di Re Carlo di Borbone” sarà visitabile fino al 21 marzo 2025, negli stessi giorni e orari di apertura della Reggia di Caserta. L’ingresso è incluso nel biglietto ordinario o abbonamento al museo, ma non sarà possibile accedere alla mostra durante le giornate a ingresso gratuito.

L’esposizione offre un’occasione irripetibile per scoprire un simbolo importante della storia borbonica, ricostruito con cura e precisione. I visitatori potranno immergersi in un viaggio storico-artistico, apprezzando l’arte orafa e le vicissitudini legate alla corona di Re Carlo di Borbone.

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