Crisi di Governo, ore decisive: M5s diviso tra "governisti" e "contiani". Sindaci firmano appello a Draghi
Giornata politica caldissima, soprattutto in casa M5s, in attesa di mercoledì, fatidico giorno in cui il premier Mario Draghi si rivolgerà al Parlamento per svelare la sua decisione: rimanere incassando una nuova fiducia "numerica" oppure confermare le proprie dimissioni. Nel partito di Conte, prosegue il braccio di ferro tra chi mantiene la linea "contro" il governo e chi chiede a gran voce di rinnovare la fiducia, rientrando nei ranghi. Come il capogruppo del M5s alla Camera, Davide Crippa, che chiede di restare dentro il governo e dice: "Dall'opposizione la vita non la migliori. Fai solo propaganda". Cade l'ipotesi di un "redde rationem" strategico prima a Montecitorio e poi al Senato. Dadone (M5s): "Seguirò le decisioni di Conte" "Seguirò le decisioni del mio capo politico". Così il ministro per le Politiche giovanili, Fabiana Dadone, durante l'assemblea congiunta dei parlamentari M5s. Berlusconi a Roma, stasera incontro con vertici Fi Silvio Berlusconi è arrivato a Villa Grande, sua residenza e ufficio a Roma, dove seguirà gli sviluppi della crisi di governo. In serata dovrebbe incontrare il coordinatore nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani, e i capigruppo Annamaria Bernini e Paolo Barelli. Crisi governo, 1.300 sindaci hanno firmato l'appello a Draghi Sono arrivati a quota 1.300 i sindaci che hanno sottoscritto l'appello a Mario Draghi ad andare avanti in nome della stabilità. Si tratta di un lungo elenco che va dalle grandi città ai piccoli comuni, con una rappresentanza di diverse forze politiche e liste civiche, anche di centrodestra. "Noi sindaci, chiamati ogni giorno alla difficile gestione e risoluzione dei problemi che affliggono i nostri cittadini, chiediamo a Draghi di andare avanti e spiegare al Parlamento le buoni ragioni che impongono di proseguire l'azione di governo", si legge. Crisi governo, Renzi: Elezioni? Meglio soli che con Conte o Meloni "Con chi ci presenteremo alle elezioni? Dipende dalle regole del gioco. Io ho perso Palazzo Chigi perché ho provato a cambiare le regole del gioco. Non è possibile che si cambi un governo all'anno. Non so da che parte staremo. Se ci sarà da una parte il populismo di Conte e dall'altro il sovranismo della Meloni noi staremo da soli. Ma non credo che ci sarà l'accordo tra Pd e 5 stelle". Così Matteo Renzi, leader di Italia Viva, intervenendo a un incontro con la stampa estera. Crisi governo, Crippa (M5s): dall'opposizione si fa solo propaganda "Dall'opposizione la vita non la migliori. Fai solo propaganda". È uno dei passaggi dell'intervento del capogruppo M5s alla Camera, Davide Crippa, in assemblea congiunta. Crisi governo, Crippa (M5s): non si capisce perché non votare fiducia Visto che il M5s ha sempre detto che non era un voto sulla fiducia, tanto che alla Camera l'ha votata, non si capisce perché non dovrebbe votarla di nuovo. Questo il senso dell'intervento del capogruppo del M5s alla Camera, Davide Crippa, in assemblea congiunta. Per Crippa il M5s deve rimanere dentro il governo per vedere i decreti, rimediare agli errori, come quelli sul superbonus, e dare risposte ai cittadini. Accordo Casellati-Fico, fiducia prima al Senato Le comunicazioni del presidente del Consiglio e il successivo dibattitto sulla fiducia con il voto partiranno da Palazzo Madama: è quanto prevede l'accordo tra i presidenti del Senato Elisabetta Casellati e della Camera Roberto Fico. Renzi: "La maggioranza del M5s manderà a casa Conte" "Conte voleva mandare a casa Draghi e invece sarà la grande maggioranza dei grillini a mandare a casa Conte, come quello che è partito per suonare e finisce suonato". Lo ha detto il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, aggiungendo: "Siamo in presenza di uno psicodramma, io sono contento perché considero i grillini un danno permanente". Seguici sul nostro canale Youtube 41esimoparallelo Segui il nostro canale Google News 41esimoparallelo Attiva le notifiche su 41esimoparallelo.it