Chiara Ferragni
Chiara Ferragni

Chiara Ferragni ha effettuato una donazione di 200mila euro a favore delle donne vittime di violenza, nell'ambito dell'accordo transattivo raggiunto con il Codacons e l'Associazione Utenti Servizi Radiotelevisivi. L'influencer e imprenditrice, coinvolta nella vicenda dei pandori 'Pink Christmas' e delle uova di cioccolato 'Dolci Preziosi', andrà a processo il prossimo 23 settembre per truffa aggravata.

L'importanza del Progetto Ruth di Caritas Italiana

I fondi donati da Chiara Ferragni saranno destinati al 'Progetto Ruth' di Caritas Italiana, un'iniziativa mirata a sostenere le donne che hanno subito violenza. Questo progetto si inserisce all'interno del protocollo d'intesa sul "Microcredito di libertà", un'iniziativa volta a favorire l'emancipazione economica delle vittime, riducendo la loro dipendenza finanziaria. La Convenzione di Istanbul equipara la dipendenza economica alle forme di violenza fisica, sessuale e psicologica, evidenziando l'importanza di supportare queste donne nel loro percorso di rinascita.

L'accordo con Codacons e il risarcimento agli utenti

Chiara Ferragni, assistita dai suoi legali Giuseppe Iannaccone e Marcello Bana, ha firmato l'accordo transattivo alla fine dello scorso dicembre. Oltre alla donazione alla Caritas, l'intesa ha previsto anche il risarcimento degli utenti che avevano presentato reclami attraverso il Codacons. Gli utenti coinvolti hanno ricevuto un indennizzo di 150 euro ciascuno.

In cambio della donazione e dei risarcimenti, il Codacons e l'Associazione Utenti Servizi Radiotelevisivi hanno revocato la querela nei confronti dell'influencer. Tuttavia, il procedimento giudiziario a suo carico e a carico di altri tre coimputati proseguirà con l'udienza predibattimentale fissata per il 23 settembre presso il Tribunale di Milano.

Il procedimento giudiziario e le accuse di truffa aggravata

Nonostante l'accordo con Codacons, Chiara Ferragni resta imputata per truffa aggravata in relazione alla commercializzazione dei pandori 'Pink Christmas' e delle uova di Pasqua 'Dolci Preziosi'. La Procura di Milano ha disposto la citazione diretta a giudizio per l'influencer e altre tre persone, accusate di aver promosso i prodotti con finalità benefiche senza un'adeguata trasparenza sulle reali destinazioni dei fondi raccolti.

L'esito del processo sarà decisivo per la posizione legale di Ferragni e per la sua reputazione nel mondo del marketing e dell'imprenditoria digitale. Nel frattempo, la donazione da 200mila euro rappresenta un gesto concreto di supporto alle donne vittime di violenza, in un contesto in cui l'autonomia economica è un elemento chiave per la loro libertà e sicurezza.

La vicenda dei pandori e delle uova di Pasqua continua a far discutere, mentre Chiara Ferragni cerca di gestire le conseguenze legali e mediatiche del caso. La donazione al 'Progetto Ruth' di Caritas Italiana rappresenta un atto di responsabilità sociale, ma non influisce sul procedimento giudiziario in corso. L'udienza del 23 settembre sarà un momento cruciale per chiarire la posizione dell'influencer e dei suoi coimputati rispetto alle accuse di truffa aggravata.

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