ELEZIONI 2022. "Dobbiamo essere consapevoli che se non ci sono coalizioni di governo possiamo votare Giorgia Meloni, ma non governerà, né tanto meno la sinistra, che dovrebbe allearsi con i 5 Stelle". Lo afferma il leader di Azione, Carlo Calenda, precisando che alle elezioni del 25 settembre "l'unica soluzione seria è votare il Terzo polo e cercare di tenere Mario Draghi lì dov'è". Per il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, "occorre a tutti i costi bloccare subito questa ondata di aumenti, ma non possiamo fare nuovo debito". Il ministro Luigi Di Maio: "La priorità di Impegno civico è tagliare le bollette".
Pensioni, Calenda: "Uscite anticipate per lavori usuranti"
"Chi non può lavorare mantiene il reddito di cittadinanza, chi può lavorare viene preso in carica dalle agenzie private che lo forma e poi gli si offre un lavoro, pagato almeno 9 euro l'ora. Se si rifiutano le offerte di lavoro, si perde il reddito". E' una delle ricette di Carlo Calenda, che si è soffermato anche sul tema delle pensioni ricordando che la spesa per questo settore vale la spesa per istruzione e sanità messe insieme. L'unica via per creare un sistema più equo, secondo il leader di Azione, sarebbe quella di una ridistribuzione della spesa pensionistica prevedendo uscite anticipate per i lavori usuranti.
Calenda a Letta: non voglio cancellare Pd.Chi proponete per Chigi?
"Il nostro obiettivo non è cancellare il Pd. Giusto avere un partito socialdemocratico e uno liberale, popolare e riformista. Penso che inseguire il M5s con proposte e toni sempre più populisti sia un errore. Ma sono fatti tuoi". Lo afferma in un tweet il segretario di Azione Carlo Calenda rispondendo alle affermazioni del segretario del Pd Enrico Letta. "Per quanto riguarda Draghi: ad oggi non conosciamo quale sia la posizione del Pd su eventuali coalizioni di governo e la guida dell'esecutivo che proponete agli italiani. Prova a chiarire questo. Altrimenti come fai a chiedere i voti? Per cosa li chiedi? Buone cose", conclude Calenda in un altro tweet.
Letta: irreparabile scelta Conte far cadere Draghi
"Conte nel momento clou ha fatto cadere Draghi, una scelta di irresponsabilità irreparabile". Lo ha detto il segretario del Pd, Enrico Letta, intervistato a "Dialoghi sul Futuro", il format on line de Il Foglio e Utopia.
Letta: obiettivo M5s e Calenda è cancellarci
"C'è stata la volontà di due leader, Conte e Calenda, di andare da soli, perché hanno immaginato di contrastare la difficoltà che avevano con un ritorno alla purezza originaria. Hanno noi come obiettivo, perché il loro obiettivo non è vincere le elezioni col centrodestra ma cancellarci o toglierci lo spazio politico che abbiamo. Stiamo combattendo una battaglia doppia e impegnativa. Rilanciamo la nostra leadership nell'elettorato progressista". Lo ha detto il segretario del Pd, Enrico Letta, intervistato a "Dialoghi sul Futuro", il format on line de Il Foglio e Utopia.
Conte: alleanza Pd nei territori? Discuteremo caso per caso
"D'ora in poi qualsiasi nuova prospettiva di coalizione col Pd sicuramente andrà discussa sui territori, caso per caso, perché dopo quello che è successo non rimarremo indifferenti". Lo ha detto il leader del M5S a Brindisi rispondendo a chi gli chiedeva delle alleanze sui territori. Quanto alla collaborazione in Puglia, dove il M5S esprime anche un assessore nella Giunta di centrosinistra guidata da Emiliano, Conte ha detto: "Quando si prendono degli impegni dei cittadini si mantengono. Le amministrazioni in corso che stanno lavorando bene non si toccano".
Letta: "Draghi ancora premier? Non lucro su di lui come Renzi e Calenda"
Per il Pd Mario Draghi dovrebbe continuare a fare il premier? "Non sono come Calenda e Renzi che usano Draghi per lucrare uno 0,5% in più, ho troppo rispetto per lui, per l'enorme risorsa che è per il Paese, per usarlo così, dico che siamo stati noi del Pd il partito più serio e lineare rispetto all'azione del governo Draghi e vedremo quali forme e modi saranno possibili" dopo il voto degli italiani del 25 settembre. Lo ha detto il segretario del Pd, Enrico Letta.
Elezioni 2022 - Berlusconi diminuisce Meloni
Meloni leader del centrodestra come lo fu
Silvio Berlusconi a suo tempo del Pdl? «Non capisco il paragone: il
Pdl era un solo partito e aveva quindi un Presidente. Oggi abbiamo partiti diversi, ognuno con il proprio leader». Lo chiarisce il presidente di
Forza Italia in una intervista a
La Stampa. Berlusconi non vede con favore una bicamerale per le riforme né il ricorso a nuovo debito. «Il fatto che uno strumento non abbia funzionato in passato – rileva riferendosi alla proposta di
Meloni – non significa che non possa funzionare in futuro. Però non mi appassiono ai metodi. Quello che importa è che nella prossima legislatura possa realizzarsi la Repubblica Presidenziale. Capisco che la sola idea terrorizzi il
Pd, essendo abituati da 11 anni a governare senza mai aver vinto le elezioni».
sui rapporti con
Matteo Salvini e Giorgia Meloni. «I miei rapporti sono eccellenti con entrambi – assicura
Berlusconi – ma non faremo gruppi comuni con nessuno. Non avrebbe nessuna logica, siamo alleati leali ma abbiamo storie diverse, culture politiche diverse, elettori diversi» (Ildubbio)
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