Nella Giornata Nazionale per le vittime di Covid arriva l'appello dei familiari delle vittime. Oggi a Bergamo le famiglie delle vittime del Covid si sono date appuntamento nei pressi del cimitero, in occasione della visita di Mario Draghi. "Non vogliamo passerelle" queste le dichiarazioni.
Le famiglie delle vittime "volevamo incontrare il Premier Draghi"
L'area in cui si è svolta la commemorazione è blindatissima, né familiari, né giornalisti hanno potuto incontrare il Premier. "La nostra speranza era di incontrarlo siamo qui per dare testimonianza di quello che abbiamo vissuto", queste la parole di Paolo Casiraghi che un anno fa ha perso 3 familiari.
"Le chiamate alle ambulanze che non uscivano, i consigli di non portare i familiari in ospedale, di vederli salire su un’ambulanza e non vederli più", alcuni dei ricordi ancora vivi nella mente di chi ha vissuto il dramma.
Il dolore dei famigliari
L'avvocato Consuelo Locati, del team legale delle famiglie e che segue le cause, racconta che la segreteria del premier ha promesso un incontro nelle prossime settimane. Ma ad un anno di distanza dal giorno in cui l'esercito portò via le bare fuori dalla città, rimane ancora l'amarezza.
"Dopo un anno non è cambiato nulla, sembra di rivivere lo stesso incubo". (Fonte IlFattoQuotidiano)
Le parole di cordoglio dell'ex Presidente Conte.
Giuseppe Conte inizia il suo discorso con un ricordo, una fotografia scattata dal un balcone di Bergamo. L'immagine si è diffusa rapidamente in tutto il mondo, diventando icona della tragedia e del lutto nazionale.
"I camion militari che trasportavano fuori città centinaia di bare delle vittime della prima, grande ondata di Covid-19, ci costrinsero a misurarci con una ferita destinata ad aprire uno squarcio di dolore senza fine nella nostra comunità nazionale." ha scritto Conte.
Giorni terribili, aggiunge Giuseppe Conte: " Il grande senso di responsabilità e la necessità di rimanere lucidi e reattivi ci hanno dato la forza per affrontare questa grande sofferenza collettiva. L’adesione dei cittadini allo slancio unitario di protezione dei più fragili ci ha consentito di non rimanere sopraffatti nel momento più duro della nostra storia più recente."
L'ex Presidente del Consiglio conclude: "Il ricordo di tante vite spezzate, il dolore per tanti affetti perduti ci deve ora trasmettere la forza per vincere questa sfida. Abbiamo dimostrato di essere una grande comunità nei giorni del dolore. Dimostreremo di esserlo anche nei giorni della speranza e del riscatto. Li attendiamo presto."
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