biagio lusini e tommaso barbato

A Teverola, il caos politico ha avuto un risvolto drammatico con l’arresto di figure rilevanti nell’amministrazione locale. Tra gli arrestati figurano due ex sindaci, Biagio Lusini e Tommaso Barbato, entrambi posti agli arresti domiciliari con l’accusa di corruzione e lottizzazione abusiva. L’indagine, coordinata dai magistrati Cesare Sirignano e Patrizia Dongiacomo, ha scosso profondamente l’intero panorama politico e amministrativo della cittadina.

Il ruolo di Lusini e la gestione urbanistica

Secondo gli inquirenti, Lusini avrebbe giocato un ruolo centrale, fungendo da intermediario tra amministratori pubblici e imprenditori per favorire la concessione di permessi di costruzione. L’inchiesta si concentra in particolare sul Parco Iris, un complesso residenziale che è stato sequestrato, insieme ad un altro edificio situato in via Fratelli Bandiera. Lusini è accusato di aver influenzato anche il mandato di Barbato, controllando l’ufficio tecnico del Comune, dove, secondo le accuse, venivano scelti solo funzionari disposti a favorire gli interessi di imprenditori e costruttori.

Coinvolgimento di altre figure politiche e amministrative

L’inchiesta ha coinvolto anche altri esponenti politici e tecnici locali. Tra i coinvolti ci sono Pasquale De Floris, ex capogruppo in consiglio comunale, e Gennaro Pitocchi, un tecnico con incarichi in diversi comuni. Tra le accuse emerse vi è anche quella di un presunto sistema di corruzione che avrebbe pesantemente influenzato la gestione urbanistica della città. Lusini avrebbe inoltre consegnato somme di denaro a Barbato, ottenute da imprenditori.

Misure cautelari e ulteriori indagini

I carabinieri del Reparto Territoriale di Aversa hanno eseguito anche quattro misure cautelari di divieto di dimora. Tra gli arrestati figurano Pasquale Buonpane, ex consigliere comunale di opposizione, l’imprenditore Angelo Morra, Teresa La Palomenta, compagna di Pitocchi, e il figlio di quest’ultima, Alessandro Pisani. L’indagine coinvolge anche altri sette indagati, tra cui l’ex assessore comunale Biagio Pezzella, che si è dimesso dalla carica di assessore, ma non da quella di consigliere comunale, e diversi ex dirigenti e tecnici del Comune di Teverola, tra cui Massimiliano Schiavone, responsabile dell’area finanziaria, e Davide Vargas, ex dirigente dell’Urbanistica.

L'inchiesta sta mettendo a nudo un sistema di corruzione che avrebbe avuto ripercussioni sulla gestione urbanistica di Teverola, con possibili impatti anche sull’amministrazione attuale. La città si trova ora ad affrontare le conseguenze politiche e amministrative di un’inchiesta che rischia di compromettere seriamente la sua reputazione. 

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