Nuova ordinanza Speranza: "Non possiamo mollare”. Così il Ministro avverte e chiarisce la situazione in Italia.
La curva dei contagi "sta risalendo in modo significativo e abbiamo bisogno ancora di batterci con energia".
Il ministro della Salute, Roberto Speranza, lo dice chiaramente. "Sarebbe bello dire che è tutto finito e che siamo in una fase diversa, ma la più grande responsabilità di chi rappresenta le istituzioni è dire come stanno le cose.
E la verità è che le prossime settimane non saranno facili". Settimane, ha spiegato Speranza "in cui abbiamo una campagna vaccinale da accelerare, che oggi ha numeri che vanno in una direzione giusta ma che devono ancora crescere" e allo stesso tempo "abbiamo un'epidemia molto forte e presente sui territori".
Il momento è più che delicato, dunque. Lo dicono i numeri, e i "colori", così come scrive Repubblica. Perché se in Sardegna la si torna al "bianco" nel resto d'Italia le cose non vanno altrettanto bene.
Un resto d’Italia che si colora di scuro: sono infatti in zona rossa Molise e Basilicata e su sua richiesta la provincia autonoma di Bolzano.
Speranza - In arancione
Entrano Lombardia, Piemonte e Marche affiancando Abruzzo, Toscana, Campania, Emilia Romagna, Umbria e la provincia di Trento. In giallo scende la Liguria e restano Valle d’Aosta, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Puglia, Sicilia e Calabria.
E sono in zona “arancione rafforzato”, al momento, ovvero con regole più severe rispetto al colore della loro Regione, 5 comuni del Lazio e 13 della Puglia; tre della Sardegna e quattro della Lombardia; 31 della Liguria; Cecina e tutti i comuni delle province di Siena e Pistoia in Toscana; otto in Piemonte; San Venanzo e tutti i comuni della provincia di Perugia in Umbria.
Il nuovo Dpcm
In vigore dal 6 marzo è pronto e sarà firmato nelle prossime ore: entro oggi o al massimo domani mattina.
Ma i nodi da affrontare e cercare di sciogliere sono molti, in primis il mancato rispetto delle regole un po' ovunque: gli assembramenti preoccupano e si ripetono sempre più spesso. Soprattutto ogni weekend.
E fanno temere ulteriori impennate dei contagi. L'assessore alla Sanità del Lazio, Alessio D'amato, stamattina è stato chiaro: "Il rischio di chiusura delle scuole c'e' sempre, perché dipende da come corre il virus e dal valore Rt. Vedo che nei fine settimana c'è un costante allentamento della tensione e quando accade non è mai positivo. Questo portera' sicuramente a delle criticita' nei prossimi giorni".
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