Napoli, allarme terrorismo al consolato ucraino
L'intervento al Centro Direzionale della polizia con il gruppo cinofili al consolato ucraino

Un grave allarme terrorismo è scattato al Centro Direzionale di Napoli, coinvolgendo il consolato ucraino. L'allerta è stata attivata dopo che alcune lettere anonime contenenti minacce di un imminente attentato sono state recapitate presso la sede diplomatica. 

La situazione ha generato grande preoccupazione, poiché il consolato ucraino rappresenta un obiettivo sensibile dall'inizio del conflitto tra Russia e Ucraina.

 L'intervento immediato delle forze dell'ordine ha evitato il peggio, ma la paura di un possibile attacco terroristico ha lasciato il segno nella città.

Minacce terroristiche contro il consolato ucraino

Le lettere anonime, inviate da un presunto gruppo terroristico, contenevano minacce molto specifiche, tra cui l'intenzione di far esplodere l'edificio che ospita il consolato. Le missive hanno allertato immediatamente il personale diplomatico, che ha subito informato le forze dell'ordine. Le autorità italiane considerano il consolato ucraino un obiettivo ad alto rischio, soprattutto a causa della guerra in corso in Ucraina, che ha amplificato le tensioni e il rischio di attacchi contro istituzioni legate al paese.

Intervento delle forze dell'ordine e dell'esercito

A seguito della ricezione delle minacce, diverse pattuglie della Polizia di Stato, in particolare del commissariato Vasto Arenaccia, sono accorse immediatamente sul posto. Per garantire la massima sicurezza, sono state impiegate anche le unità cinofile anti-esplosivo, che hanno ispezionato ogni angolo degli uffici del consolato. L'edificio, presidiato 24 ore su 24 dall'Esercito Italiano, è stato messo in sicurezza in modo tempestivo, riducendo i rischi di un possibile attacco.

Gli agenti e le unità cinofile hanno eseguito un sopralluogo approfondito all'interno e all'esterno della struttura, cercando qualsiasi traccia di esplosivi o indizi che potessero confermare la minaccia. Fortunatamente, non sono stati trovati ordigni e l'allarme è rientrato senza incidenti, ma la tensione rimane alta.

Indagini in corso: la minaccia non è stata sottovalutata

Nonostante l'assenza di esplosivi, le autorità non hanno sottovalutato l'episodio. La Digos (Divisione Investigazioni Generali e Operazioni Speciali) ha avviato indagini approfondite per risalire agli autori delle lettere minatorie e valutare se dietro queste minacce ci sia un vero pericolo terroristico. Le indagini sono condotte in collaborazione con la Polizia Postale e il Centro Cibernetico, per individuare eventuali collegamenti digitali tra i mittenti delle lettere e reti di estremisti.

Le minacce rivolte al consolato ucraino non sono state considerate un caso isolato, ma piuttosto parte di un contesto di crescenti tensioni internazionali che coinvolgono l'Ucraina e i suoi alleati. La polizia sta inoltre valutando se queste lettere possano essere parte di un'azione intimidatoria più ampia o un tentativo di creare panico in un momento già delicato.

Consolato ucraino sotto alta sorveglianza

Da quando è iniziata la guerra tra Russia e Ucraina, il consolato ucraino di Napoli, come altri luoghi diplomatici, è stato considerato un obiettivo sensibile. Le forze dell'ordine italiane, in stretta collaborazione con le autorità ucraine, mantengono un alto livello di sorveglianza per prevenire eventuali atti di violenza o intimidazione.

Questo episodio sottolinea la fragilità della situazione geopolitica e la necessità di rafforzare le misure di sicurezza attorno a istituzioni diplomatiche che potrebbero essere prese di mira. La vigilanza rimane alta e la città di Napoli continua a monitorare con attenzione qualsiasi minaccia che possa compromettere la sicurezza dei suoi cittadini e delle sedi diplomatiche.

L'allarme terrorismo scattato al consolato ucraino di Napoli ha portato a un intervento tempestivo delle forze dell'ordine, che hanno evitato una possibile tragedia. Sebbene l'allarme sia rientrato, le indagini proseguono per risalire agli autori delle minacce e prevenire futuri tentativi di attacco.

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