Campi Flegrei, i comitati incontrano il ministro Musumeci
Una delegazione ha chiesto l'intervento diretto del governo nell'emergenza, l'incontro a Palazzo Chigi: "Serve un provvedimento ad hoc"

Una delegazione dell’assemblea popolare di Bagnoli e dei Campi Flegrei è stata ricevuta oggi presso la presidenza del Consiglio dal ministro della Protezione Civile, Nello Musumeci, e dal prefetto di Napoli, Michele Di Bari. L'obiettivo dell’incontro è stato quello di chiedere un intervento diretto del governo per affrontare l’emergenza che interessa il territorio flegreo.
Dario, attivista dell’assemblea, ha sottolineato l'importanza del confronto istituzionale: “L’incontro di oggi è fondamentale per richiedere un provvedimento ad hoc per i Campi Flegrei”.
Le richieste dei comitati
I comitati hanno ribadito la necessità di un piano d'azione concreto per la sicurezza e la tutela delle popolazioni coinvolte, evidenziando una presunta contraddizione nelle priorità di spesa del governo: “Dalla sera alla mattina vengono trovati i fondi per le guerre e per finanziare Israele, ma non si trovano per mettere in sicurezza i territori”, hanno dichiarato i rappresentanti.
L'attenzione non è rivolta solo ai Campi Flegrei, ma anche ad altre aree colpite da eventi naturali estremi, come le alluvioni che hanno recentemente colpito Firenze, Cesena e Faenza.
L'appello: “Serve una visione a lungo termine”
Secondo gli attivisti, l'Italia non può più permettersi di intervenire solo dopo le catastrofi: “In Italia molto spesso si muore di speranza”, ha denunciato Dario, ricordando i tragici precedenti de L'Aquila e Amatrice.
Critico il giudizio sulle istituzioni, accusate di non avere una visione strategica di lungo periodo: “Le istituzioni durano 5-10 anni, gli abitanti invece lo sono per tutta la vita. Noi abbiamo un’idea di sviluppo che è ben diversa dalla speculazione”.
I comitati continueranno a premere per ottenere misure concrete, chiedendo al governo di adottare un piano di interventi strutturali per la messa in sicurezza dei Campi Flegrei e delle altre zone a rischio.