ORSOGNONA. È morto Mario Ferrari, lo chef di 31 anni originario di Orsogna, in provincia di Chieti, che si era trasferito per lavoro in America, a New York. Il giovane chef Mario è caduto da una scala antincendio fuori dall’orario lavorativo.

A dare la notizia è stata la madre del 31enne, Silvana Tiberii, con una commovente lettera su Facebook:

“”Ciao Ma”, cosi mi scrivevi ogni volta sul cellulare e io rispondevo chiedendoti come andava, se eri al lavoro… sì, il tuo lavoro tanto amato, al quale sei arrivato con caparbietà e lottando contro tutto e tutti, perché era un obbiettivo che ti eri prefissato.

Una notte, alle 3.00, mi arrivò un messaggio dove mi dicevi: “Mamma, ho fatto un terno al lotto. Sai, mi ha chiamato a lavorare la catena di ristoranti più importante di New York”. La tua gioia era palpabile, il tuo obbiettivo era arrivato… Il mio cuore era lì con te per condividere la tua felicità, ma sempre con la consapevolezza che bisognava fare le cose restando con i piedi per terra… E tutti i tuoi sacrifici sono valsi a qualcosa, figlio mio, vita mia.

Ero orgogliosa della tua strada, delle tue realizzazioni…Ti dicevo sempre: “Adesso tu ti sei realizzato, tua sorella ha una splendida famiglia, devo solo fare un’altro po’ di sforzo per aiutare Alessia negli studi e poi la mia vita è piena di soddisfazioni”, la tua risposta a tutto questo era: “Mamma, non preoccuparti”, e io in fondo ti ho sempre creduto…

Ma l’altro ieri si sono infranti tutti i nostri sogni. Con un messaggio scritto, mi hanno detto che non c’eri più… Eri andato via per sempre. Non è possibile tutto questo, proprio un mese fa sei tornato qui da noi per cinque giorni, perché i tuoi documenti erano pronti per una nuova avventura… Invece no, il Signore ha voluto che tornassi solo per riabbracciare la tua famiglia e i tuoi amici, che per te erano tutti come fratelli… Però quegli occhi sorridenti, quel tuo sorriso sulle labbra e quell’aria di chi non chiedeva molto alla vita ma trasformava quella felicità all’infinito, non andranno mai via dal mio cuore e dalla mia mente.

Io, fiera di tutto questo, ti ho lasciato andare verso la vita che tu desideravi… Però ora mi chiedo cosa mai avessi fatto di male io, cosa mai avessi fatto di male tu, cosa mai avessimo fatto di male tutti noi… Non ho mai trovato una risposta, perché la risposta giusta non c’è… “Succede”.

Succede che l’altro giorno hai deciso di salutarci senza avvisare nessuno. Succede, è successo, succederà a tutti, ma nessuno è mai pronto, siamo impreparati di fronte alla morte: sì, perché questo è il suo nome, e tutti cerchiamo di affrontarla come meglio possiamo; forse inutilmente, ma è l’unica cosa che ci resta.
Non accetterò mai che non ci sei più, non mi arrenderò mai dinanzi a quello che è successo. Posso soltanto abituarmici con te nel cuore, con il tuo sorriso stampato sulla mia pelle e i tuoi occhi grandi a mostrarmi la strada che devo percorrere…

Ciao, figlio mio. Sappi che che un giorno ci rivedremo e non ti lascerò più scappare da me… Ti lascio in buone mani vicino al tuo papà…
Ma la mia domanda è…
Dio, perché???”

Mario era l’executive chef di Harry’s Table di New York, la nota catena di ristoranti e lounges che fanno capo all’italiana Cipriani.

Oltre alla mamma Silvana, Mario lascia le sorelle Simona e Alessia, le nipoti Giada e Sofia ed una ferita aperta nei loro cuori e in quelli di tutti gli altri suoi parenti ed amici.

I funerali si svolgeranno ad Orsogna, in provincia di Chieti.

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