Esplosione di Calenzano, è Vincenzo Martinelli il napoletano morto
Due corpi ritrovati e solo uno indentificato al momento: quello del 62enne di Napoli
Un'esplosione devastante ha scosso la città di Firenze e le aree circostanti il 9 dicembre, causando la morte di almeno due operai nel deposito Eni di Calenzano, in provincia di Firenze. L'esplosione, che ha avuto luogo intorno alle 10 del mattino, ha avuto un impatto così forte da far tremare l'intera città e da essere udita in ogni quartiere di Firenze. La forza del boato ha anche provocato il sospetto di una possibile scossa sismica, con numerosi cittadini che hanno tempestato il numero di emergenza.
Le prime ricostruzioni indicano che l'esplosione sarebbe avvenuta durante il processo di carico di carburante su una delle autocisterne nel deposito. Il potente scoppio ha coinvolto anche altri veicoli in sosta e ha generato una colonna di fumo visibile in tutta la città. La nuvola nera di fumo ha raggiunto l'aeroporto di Peretola, causando interruzioni temporanee della circolazione ferroviaria tra Prato e Firenze.
L’identità della vittima identificata
Una delle vittime dell'esplosione è stata identificata come Vincenzo Martinelli, un operaio di 63 anni originario di Napoli e residente a Prato. Martinelli, che lavorava come conducente di autobotte, si trovava nel luogo dell'esplosione quando la tragedia è avvenuta. Il suo corpo è stato recuperato dalle forze dell'ordine, ma l'identità dell'altra vittima rimane ancora sconosciuta. Inoltre, cinque operai risultano ancora dispersi e non è chiaro se siano coinvolti nell’incidente.
Il deposito Eni di Calenzano, in funzione dal 1956, è un importante punto di distribuzione di carburanti per la Toscana, con serbatoi e pensiline di carico per autobotti. La struttura è collegata a due oleodotti che trasportano il carburante dalla raffineria Eni di Livorno.
Indagini in corso
Per far luce sulle cause dell'incidente, il procuratore di Prato, Luca Tescaroli, ha nominato una squadra di consulenti tecnici, tra cui medici legali e ingegneri, per eseguire le necessarie perizie. Le indagini sono affidate ai carabinieri, ai vigili del fuoco e ai tecnici dell'Arpat, che stanno analizzando le dinamiche dell'esplosione e verificando eventuali responsabilità.
Solidarietà e cordoglio per le vittime
Il sottosegretario al Ministero dell’Economia e delle Finanze, Sandra Savino, ha espresso il suo profondo cordoglio per le vittime dell’esplosione. "Il mio pensiero – ha dichiarato – va alle famiglie delle vittime, ai loro cari e a tutte le persone ferite. Siamo vicini ai lavoratori, ai residenti della zona e a tutti coloro che stanno vivendo momenti drammatici in seguito a questo terribile evento."
Savino ha anche ringraziato le forze di soccorso, tra cui i vigili del fuoco, le forze dell’ordine e i volontari, per il loro tempestivo intervento, e ha auspicato che venga fatta immediatamente chiarezza sulle cause dell’esplosione e sugli eventuali danni ambientali e sanitari derivanti dall’incidente.
Un impatto devastante sulla comunità
La tragedia di Calenzano ha suscitato una forte emozione in tutta la Toscana, soprattutto tra i lavoratori e le famiglie delle vittime. Mentre continuano le indagini, la comunità è in attesa di risposte su un incidente che ha segnato profondamente l'intera regione.