De Luca
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Durante la consueta diretta social del venerdì pomeriggio, il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha annunciato con orgoglio il risultato della mobilitazione contro l’autonomia differenziata

"Abbiamo consegnato le firme per il referendum contro l’autonomia differenziata. In Campania, la raccolta firme è stata straordinaria, un vero record, segno di una crescente sensibilità nel nostro Paese", ha dichiarato De Luca.

La raccolta firme non è solo una risposta locale, ma un movimento che ha trovato supporto anche al Nord, come ha spiegato il governatore: 

"Abbiamo fatto controinformazione, spiegando agli amici del Nord le nostre ragioni. Abbiamo trovato grande comprensione e condivisione. Non siamo qui per alimentare conflitti tra Nord e Sud, ma per unire il Paese e renderlo più moderno".

De Luca ha ribadito la necessità di riformare il Paese, ma non a scapito delle regioni meridionali: "Quando diciamo ‘no’ all’autonomia differenziata, non vogliamo mantenere la situazione bloccata. L'Italia è ancora soffocata dalla burocrazia e ha bisogno di un cambiamento. La nostra proposta è chiara: zero burocrazia. Eliminiamo i passaggi inutili che rallentano lo sviluppo".

Le critiche alla riforma dell'autonomia differenziata

Il governatore della Campania ha espresso dure critiche verso la riforma autonomista proposta dal Governo, che mira a differenziare le regioni su vari settori, tra cui sanità e istruzione. "Abbiamo intrapreso una campagna di controinformazione per svelare la verità sull'autonomia differenziata e sul divario tra Nord e Sud, che viene spesso strumentalizzato da certi partiti", ha affermato De Luca.

Il governatore ha anche sottolineato come il Sud non sia affatto un peso per l’Italia, ma una risorsa cruciale: "Stiamo dimostrando che il Sud è pronto ad accettare la sfida dell’efficienza. Abbiamo proposto una legge semplice e diretta: le risorse per la sanità e l’istruzione devono essere distribuite equamente tra tutte le regioni, da Nord a Sud, dal Piemonte alla Sicilia".

De Luca ha inoltre evidenziato la necessità di garantire equità tra le regioni, evitando che contratti integrativi regionali creino ulteriori disuguaglianze: "Abbiamo bisogno di un sistema che garantisca pari risorse, pari diritti, con lo stesso numero di medici e infermieri per ogni mille abitanti, in tutte le regioni. Solo così possiamo garantire uguaglianza e un’Italia davvero unita".

Il Decreto Sicurezza e le proposte del governatore

Oltre all’autonomia differenziata, Vincenzo De Luca ha rivolto pesanti critiche anche al Decreto Sicurezza approvato dal Governo Meloni, definendolo perlopiù propaganda: "Il Decreto Sicurezza è largamente propaganda. Sebbene la sicurezza sia un tema importante, fino ad ora abbiamo visto solo parole. Io sostengo che la sicurezza richiede azioni rapide e concrete, non slogan politici".

Il governatore ha contestato l’idea di limitare le manifestazioni pubbliche, considerandola una minaccia alla democrazia: "Limitare il diritto di manifestare è una follia. Quando un lavoratore perde il proprio reddito, ha il diritto di protestare. Questa decisione rappresenta una deriva pericolosa per la nostra democrazia".

De Luca ha proposto anche misure più concrete per garantire la sicurezza, affrontando questioni come il bullismo, la microcriminalità e il possesso di armi da parte dei giovani: "Dobbiamo intervenire seriamente sulla questione della movida violenta. Migliaia di giovani girano con coltelli in tasca, e questo è inaccettabile. Propongo perquisizioni, diffide e pene più severe per chi viene trovato in possesso di armi una seconda volta".

Un’altra piaga che il governatore ha voluto affrontare è quella dei parcheggiatori abusivi: "La normativa attuale è inefficace. Fermiamo un parcheggiatore abusivo oggi, e domani è di nuovo per strada. Io sono per il pugno di ferro: serve una risposta ferma per combattere questa illegalità diffusa".

Vincenzo De Luca si conferma come una delle voci più critiche del panorama politico italiano, con una chiara visione per un’Italia più equa e sicura. Con la sua campagna contro l’autonomia differenziata e le sue proposte di sicurezza concrete, il governatore della Campania mira a tutelare i diritti dei cittadini e a modernizzare il Paese senza alimentare divisioni tra Nord e Sud.

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