Gigi D'Alessio sul palco dell'Ariston. La nostra Napoli torna a Sanremo. Per il secondo anno consecutivo il cantante napoletano torna a Sanremo in veste di ospite.
Proprio quel palco che venti anni fa con "Non dirgli mai" gli ha spalancato le porte del successo, lo ha rivisto protagonista nella seconda serata del festival per presentare il singolo “Guagliune”, pezzo nato dalla collaborazione con Enzo Dong, Ivan Granatino, Lele Blade e Samurai Jay, tutti giovanissimi esponenti della scena rap e trap partenopea.
Il brano - Napoli a Sanremo
Il titolo del brano è “Guagliune”, ed è già disponibile in radio e su tutte le piattaforme streaming dallo scorso venerdì 26 febbraio.
Il testo è una sorta di manifesto che racconta le periferie della città. Emozionatissimo D'Alessio ha spiegato ad Amadeus: “Questi ragazzi erano destinati ad avere niente e ad essere giudicati per essere cresciuti in zone disagiate della periferia e invece con la musica hanno trovato la loro strada”
I "Guagliune" delle periferie - Napoli a Sanremo
La canzone scatta un’istantanea di tutti quei ragazzi che in un momento così difficile, si ritrovano uniti da un linguaggio universale e da un destino comune che affonda le sue radici nelle periferie. Nel testo c'è il racconto del passato e delle tradizioni (Maradona compreso) ma anche del presente; con il Covid e la pandemia che ha stravolto il nostro modo di vivere.
La svolta rap - Napoli a Sanremo
Una svolta rap quella di D'Alessio, che già nel suo ultimo album, “Buongiorno”, ha reinterpretato alcuni dei suoi più famosi cavalli di battaglia come “Sotto le lenzuola” e “Annarè”, in chiave rap e trap, avvalendosi di collaborazioni d'eccezione come quelle con J-Ax, Geolier, Clementino, Boomdabash ed altri esponenti della scena musicale campana.
Nel disco, spunta anche un brano, “Di Notte“, in cui spicca il nome del figlio di Gigi, Luca D’Alessio, che sembra voler seguire a tutti gli effetti le orme del padre intraprendendo la carriera musicale.
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