Salvatore Benfari
Salvatore Benfari

Un drammatico incendio ha sconvolto il pomeriggio di ieri nel cuore di Caltabellotta, causando la tragica morte di Salvatore Benfari, 47 anni. L'uomo, con un gesto di immenso coraggio, ha sacrificato la propria vita per mettere in salvo le sue due figlie e gli anziani genitori. Un’intera comunità è in lutto per la perdita di un padre e di un figlio devoto, ricordato come un uomo esemplare.

L'incendio divampa nella palazzina di via Roma

Secondo una prima ricostruzione, il rogo sarebbe scoppiato nel pomeriggio in una palazzina a più piani situata in via Roma, nel centro cittadino. Le cause dell'incendio sono ancora in fase di accertamento, ma il propagarsi rapido delle fiamme ha reso impossibile ogni via di fuga per Salvatore. L’uomo, che si trovava in cantina con il padre, ha sentito le urla disperate delle figlie di 8 e 12 anni ed è immediatamente corso al piano superiore per salvarle. Con grande prontezza, è riuscito a portar fuori dall'abitazione anche sua madre, che però ha riportato gravi ustioni.

L'intervento dei soccorsi e il dramma della comunità

I primi ad allertare i soccorsi sono stati i vicini, testimoni di una scena angosciante: alte colonne di fumo si alzavano dalle finestre, mentre le fiamme avvolgevano l’edificio. Sul posto sono intervenuti rapidamente i vigili del fuoco, i carabinieri e i sanitari del 118. Nonostante il tempestivo intervento, per Salvatore Benfari non c'è stato nulla da fare: il suo corpo è stato rinvenuto carbonizzato all'interno della palazzina.

«Non doveva finire così. Stentiamo ancora a crederci» - ha dichiarato il sindaco di Caltabellotta, Biagio Marciante, visibilmente commosso. «L’intera comunità è sotto choc, ci stringiamo alla famiglia in questo momento di profondo dolore». Il primo cittadino ha anche raccontato come molti residenti abbiano tentato di prestare aiuto, ma l'intensità del rogo ha reso impossibile qualsiasi intervento.

Le ipotesi sulla causa della morte

Dalle prime indagini emergerebbe che Salvatore Benfari potrebbe essere stato colto da un malore mentre cercava di uscire dall’edificio. Il fumo tossico e il calore insopportabile potrebbero averlo reso incapace di trovare una via di fuga in tempo. La sua morte ha lasciato un vuoto immenso tra amici, parenti e colleghi.

Chi era Salvatore Benfari

Salvatore Benfari era un operaio altamente specializzato, con esperienza nel settore della saldatura. Aveva lavorato per anni in diversi cantieri nel nord Italia prima di fare ritorno, circa un anno fa, nella sua amata Caltabellotta per stare vicino alla famiglia. «Era un uomo buono, un lavoratore instancabile, un padre e un figlio premuroso» - raccontano commossi gli amici e i conoscenti. La sua è la storia di tanti emigranti che, dopo anni di sacrifici lontano da casa, scelgono di tornare alle proprie radici per costruire un futuro sereno accanto ai propri cari.

Un lutto che segna l’intera comunità

Il sacrificio di Salvatore Benfari ha commosso tutta la città e oltre. La sua famiglia, già provata dal dolore, riceve il sostegno dell’intera comunità. La mamma dell’uomo, gravemente ustionata, è ancora ricoverata in ospedale, mentre le figlie, pur scosse dall’accaduto, sono fuori pericolo.

Le autorità stanno proseguendo con le indagini per accertare le cause dell'incendio e valutare eventuali responsabilità. Intanto, Caltabellotta piange il suo eroe, un uomo che ha dato la vita per salvare chi amava di più.

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