Stupro Caivano, le violenze sulle bambine riprese con gli smartphone. La mamma: «Non li perdono». Don Patriciello scrive a Meloni: "Venga da noi"
STUPRO CAIVANO. La mamma di una delle due cuginette vittime di violenza sessuale di gruppo, due bambine di 10 e 12 anni, lancia un grido di dolore per riavere sua figlia, piccola allontanata da casa dopo la tragica vicenda che l'ha vista coinvolta involontariamente. Le indagini sono in corso e coinvolgono un gruppo di giovanissimi, quasi tutti minorenni, coinvolti nell'orribile evento. La madre esprime il suo dolore e la sua richiesta di giustizia, affrontando il fatto che sua figlia allontanata da casa dopo la vicenda.
Le indagini stanno cercando di ricostruire l'intera dinamica degli abusi, che sembrerebbero essere avvenuti più volte nell'arco di alcuni mesi. Alcuni dei momenti di violenza potrebbero essere stati ripresi con telefoni cellulari, e le autorità stanno esaminando una decina di dispositivi sequestrati. La madre della vittima chiede che chiunque abbia commesso tali atti venga punito e non resti impunito.
La situazione del Parco Verde
Dove si è verificato l'incidente, è descritta come degradata e caratterizzata da prostituzione, incluso il coinvolgimento di minori. L'avvocato delle famiglie delle vittime sottolinea l'importanza di evitare fughe di notizie e vittimizzazione secondaria per le due ragazzine coinvolte.
Stupro Caivano - Don Patriciello scrive a Giorgia Meloni
Don Maurizio Patriciello, parroco del Parco Verde di Caivano, ha scritto alla premier Giorgia Meloni invitandola a visitare la comunità e a offrire il suo supporto. La comunità è sconvolta dall'orrore degli abusi e cerca modi per proteggere i bambini e fornire loro sostegno.
Le indagini stanno procedendo nel massimo riserbo e cercano di ricostruire ogni dettaglio dell'incidente. La comunità è unita nel cercare giustizia e nel proteggere i minori coinvolti.