Decreto semplificazioni, via libera del governo "salvo intese". Il testo
Il Consiglio dei ministri ha approvato «salvo intese» il testo del decreto semplificazioni.Più fonti di governo precisano che si tratta di «intese tecniche», non politiche. Lo si apprende al termine della riunione, che è durata circa sei ore. Un dl 'pesante' , 96 pagine e 48 articoli per «semplificare il sistema Italia», dal regime degli appalti ai progetti green. Quattro i i titoli principali: semplificazioni in materia di contratti pubblici ed edilizia; semplificazioni procedimentali e responsabilità; misure di semplificazione per il sostegno e la diffusione dell'amministrazione digitale e infine semplificazioni in materia di attività di impresa, ambiente e green economy. Non bastano settimane di trattativa: fino all'ultimo tengono banco le divergenze sulle deroghe alle norme sugli appalti e anche sulle opere pubbliche da affidare a commissari, nonché sull'abuso d'ufficio, su cui Iv esprime la sua riserva, e su norme come quella dell'interoperabilità dei dati, su cui discutono i ministri Pisano e Gualtieri. I grandi nodi alla fine, assicurano più fonti di governo lasciando Palazzo Chigi, vengono sciolti: il «salvo intese» riguarda pochi aspetti «tecnici, non politici».
Non è finita qui
Ma la discussione sulle opere da sbloccare sembra destinata a tenere ancora banco, anche perché l'elenco non entra nel testo del decreto. Ci sarà comunque tempo fino a fine anno per nominare i commissari. Il Cdm notturno, lungo in tutto sei ore, dà il via libera al Programma nazionale di riforma, con le direttrici che il governo seguirà nei prossimi mesi, e anche al ddl di assestamento di bilancio e al rendiconto dello Stato. Ma è sul testo del dl semplificazioni, di una cinquantina di articoli e lungo quasi 100 pagine, che il governo fa nottata: quattro ore di discussione articolo su articolo. Il premier Giuseppe Conte ottiene il via libera a quella che considera «la madre di tutte le riforme» e che nei prossimi giorni illustrerà ai partner europei nei contatti in vista del Consiglio Ue sul Recovery fund. Ma la discussione promette già di riaprirsi in Parlamento.Il dibattito si è acceso
Il dibattito in Cdm si accende, racconta più di un presente, in particolare sulla possibilità non solo per i commissari ma anche per le stazioni appaltanti di agire, per far fronte agli effetti negativi dell'emergenza Covid, in deroga a tutte le norme, tranne quelle penali, antimafia e quelle sulla sicurezza sul lavoro. Restano infatti le perplessità di Pd e Leu sulle deroghe, introdotte sul «modello Genova». Una prima intesa ci sarebbe sull'elenco delle grandi opere considerate prioritarie e che saranno affidate a commissari ma la lista non entra nel testo del decreto ma nel piano Italia veloce del ministero delle Infrastrutture, che è un allegato al Programma nazionale delle riforme e comunque per la nomina dei commissari dovrebbe esserci tempo fino a fine anno. Il Consiglio dei ministri trova un accordo sul Durc, ma viene stralciata, su richiesta di Roberto Speranza, la norma che aumentava le percentuali di subappalti. Quanto a uno degli altri nodi sul tavolo, la modifica del reato di abuso d'ufficio, l'intesa arriva nonostante Iv metta a verbale la sua riserva. Oggi incorre nell'abuso d'ufficio chi si procuri un vantaggio violando «norme di legge o di regolamento». Con la nuova modifica sarà punibile chi violi «specifiche regole di condotta espressamente previste dalla legge o da atti aventi forza di legge e dalle quali residuino margini di discrezionalità».IL TESTO DEL DECRETO
Il testo costituisce un intervento organico volto alla semplificazione dei procedimenti amministrativi, all'eliminazione e alla velocizzazione di adempimenti burocratici, alla digitalizzazione della pubblica amministrazione, al sostegno all'economia verde e all'attività di impresa. Il decreto interviene, in particolare, in quattro ambiti principali: - semplificazioni in materia di contratti pubblici ed edilizia - semplificazioni procedimentali e responsabilità - misure di semplificazione per il sostegno e la diffusione dell'amministrazione digitale - semplificazioni in materia di attività di impresa, ambiente e green economy.Contratti pubblici ed edilizia
Tra le principali misure del decreto in materia di contratti pubblici, al fine di incentivare gli investimenti nel settore delle infrastrutture e dei servizi, si introduce in via transitoria, fino al 31 luglio 2021, una nuova disciplina degli affidamenti di lavori, servizi e forniture. Le nuove norme prevedono:- - l'affidamento diretto per prestazioni di importo inferiore a 150.000 euro;
- - una procedura negoziata, senza bando, previa consultazione di un numero di operatori variabile sulla base dell'importo complessivo, per tutte le prestazioni di importo pari o superiore a 150.000 euro e inferiore alle soglie di rilevanza comunitaria.
Altre previsioni del decreto
Inoltre, si prevede che la pendenza di un ricorso giurisdizionale non costituisca giustificazione adeguata per la mancata stipulazione del contratto nel termine previsto e, per le opere di rilevanza nazionale o sopra le soglie comunitarie, le sospensioni nell'esecuzione potranno essere stabilite dalle parti o dalle autorità giudiziarie solo in casi ben specificati. Sarà poi obbligatorio costituire collegi consultivi tecnici con il compito di risolvere rapidamente le controversie e le dispute tecniche che potrebbero bloccare gli appalti. Per evitare che la mancanza di risorse blocchi i cantieri, viene creato un apposito Fondo, che potrà finanziare temporaneamente le stazioni appaltanti. Infine, si semplificano e si uniformano le procedure di nomina dei Commissari straordinari per le opere di maggiore complessità o più rilevanti per il tessuto economico, sociale e produttivo.In ambito edilizio
In ambito edilizio, si provvede alla semplificazione degli interventi di demolizione e ricostruzione e delle procedure di modifica dei prospetti degli edifici; all'accelerazione dei termini di svolgimento delle procedure edilizie tramite una conferenza di servizi semplificata per acquisire l'assenso delle altre amministrazioni; al rafforzamento degli incentivi per gli interventi di rigenerazione urbana, con la riduzione del contributo di costruzione da pagare al Comune; alla proroga della validità dei titoli edilizi; alla previsione del rilascio su richiesta dell'interessato circa l'intervenuta formazione del silenzio assenso da parte dello sportello unico edilizia (SUE).Procedimenti e responsabilità degli amministratori
Per quanto riguarda la semplificazioni dei procedimenti si prevede che, per la maggior parte degli adempimenti burocratici, scaduti i termini previsti dalla legge, valga la regola del silenzio-assenso, con inefficacia degli atti tardivamente intervenuti. Si introduce la conferenza di servizi semplificata, con la compressione dei tempi: tutte le amministrazioni coinvolte dovranno rispondere entro 60 giorni. Inoltre, le amministrazioni dovranno misurare la durata effettiva dei procedimenti di maggiore impatto per cittadini e imprese, confrontarli con i termini previsti dalla legge e pubblicarli.- Si introducono semplificazioni per favorire la partecipazione di cittadini e imprese ai procedimenti amministrativi telematici. Questo grazie al principio generale per la quale le pubbliche amministrazioni devono erogare i propri servizi in digitale. I cittadini devono poter consultare gli atti in forma digitale.
Decreto, tagliati costi della burocrazia
Si tagliano anche i costi della burocrazia. Si prevede quanto segue:- sia per le norme primarie che per i decreti attuativi, nel caso si introducano nuovi costi regolamentari, si debbano eliminare altri oneri di pari valore
- oppure rendere i nuovi costi introdotti fiscalmente detraibili.
Diffusione dell'amministrazione digitale
In merito alla cittadinanza digitale e allo sviluppo dei servizi digitali della PA si prevede:- l'accesso a tutti i servizi digitali della PA tramite SPID, Carta d'identità digitale (CIE) e tramite AppIO su smartphone.
- Il domicilio digitale per i professionisti, anche non iscritti ad albi
- la semplificazione e il rafforzamento del domicilio digitale per i cittadini
- la presentazione di autocertificazioni, istanze e dichiarazioni direttamente da cellulare tramite AppIO.