Campania. Pensioni minime a 1000 euro. De Luca chiarisce chi resta fuori. Il dibattito sull’aumento delle pensioni minime a 1000 euro in Campania continua ad essere infuocato, con persone che continuano a chiedersi se rientrano nei parametri e se potranno beneficiarne. Adesso, è arrivata la conferma direttamente dal Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, che ha ammesso: “Non ce la facciamo”. Esclusi dunque tutti quanti percepiscono la pensione di reversibilità. Dunque, la pensione minima a 1000 euro sarà assicurata in Campania anche per giugno, ma non sarà un contributo per tutti. Solo i trattamenti pensionistici, inoltre, saranno aumentati. Si chiama trattamento minimo o pensione minima “quel trattamento riconosciuto dall’ente previdenziale pubblico a tutti coloro che siano arrivati all’età pensionabile senza aver raggiunto, con il versamento dei contributi, la soglia base per una vita dignitosa. L’Inps prevede per queste persone un’integrazione al fine di adeguare la pensione alla soglia di sostentamento. Tale soglia minima è detta “minimo vitale” e viene definita ogni anno per legge”L’importo della pensione minima dal 1 gennaio 2020 sale a 515,07 euro, rispetto al 2019 vi è stato un minimo aumento in quanto era pari a 513 euro. Questa cifra è stata considerata la soglia che può garantire il sostentamento minimo a un pensionato. Dunque tutti coloro che sono titolari di questa pensione potranno avere l’aumento. Purtroppo, dunque, la categoria dei percettori degli assegni di reversibilità è rimasta esclusa. La ragione di questa esclusione è dovuta alle scarse risorse a disposizione della Regione Campania:  “Per le pensioni di reversibilità noi non ce la facciamoSiamo partiti con i più poveri, con coloro che percepiscono di meno, oltre questo non possiamo andare”, ha ammesso il Governatore Vincenzo De Luca. Il piano socio-economico stilato dalla Regione Campania ha permesso un integrazione dell’assegno a ben 250 mila titolari di assegni e pensioni sociali e di pensioni ordinarie di vecchiaia al minimo. Per loro l’integrazione è avvenuta come il trattamento dell’Inps quindi direttamente su libretti Postali, accrediti diretti su conto corrente e libretti postali, a cui attraverso una seconda tranche, si è aggiunta l’integrazione per arrivare ai 1000 euro promessi. I soldi possono essere spesi per tutti i servizi inerenti l’emergenza Covid 19. Dunque solo per menzionarne alcuni: assistenza socio-sanitaria domiciliare;servizi a domicilio per la consegna della spesa alimentare, l’acquisto di medicinali, acquisto di dispositivi igienico sanitari di protezione individuale, eccetera. Fonte: Positano News Leggi anche In Campania nuove riaperture: ecco l'ultima ordinanza di De Luca. Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo

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