De Luca: "A Roma si parla di terzo mandato e idiozie”
Il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, critica duramente la politica nazionale: “Estranei ai problemi reali, perdiamo tempo prezioso”
Intervenuto a Fisciano (Salerno) durante la presentazione del Dossier regionale sulle povertà 2024, Vincenzo De Luca ha lanciato un serio allarme sui ritardi accumulati nella gestione dei fondi europei. Il presidente della Regione Campania ha evidenziato come i ritardi burocratici e istituzionali rischino di compromettere miliardi di euro destinati allo sviluppo del territorio.
“Da agosto 2023 fino alla firma dell’accordo di coesione, ratificato dal Cipess solo la settimana scorsa, abbiamo perso 14 mesi di tempo. Ora dobbiamo recuperare un anno e mezzo di ritardo, altrimenti rischiamo di perdere miliardi e di non aprire i cantieri,” ha dichiarato De Luca.
La critica alla politica nazionale
Il governatore non ha risparmiato critiche al dibattito politico nazionale, definendolo “estraneo ai problemi della gente reale”. De Luca ha puntato il dito contro una politica concentrata su tematiche poco rilevanti, come il numero di mandati per i governatori, piuttosto che affrontare le urgenze territoriali.
“A Roma parlano di alleanze, di un mandato, due mandati, tre mandati. Noi qui abbiamo il tempo che ci brucia sulla carne. C’è gente a Roma che si diverte a parlare di imbecillità, totalmente estranea ai problemi del territorio e della gente in carne ed ossa,” ha affermato con tono critico.
Secondo De Luca, questa mancanza di connessione tra politica e realtà locale è un tratto distintivo del sistema politico italiano:
“Questo è il carattere della politica italiana nel 90% dei casi: totale estraneità alla gente di carne ed ossa.”
La lotta contro il tempo
Il tema centrale del discorso è stato l’urgenza di recuperare i ritardi per evitare che i fondi europei vadano persi. De Luca ha sottolineato come la Campania abbia dovuto combattere con “unghie e denti” per ottenere l’approvazione dell’accordo di coesione. Ora, però, il tempo perso rappresenta una minaccia concreta per lo sviluppo economico e infrastrutturale della regione.
Le parole di De Luca evidenziano un problema cruciale per il Mezzogiorno: la lentezza burocratica e la mancanza di una visione politica orientata alle priorità territoriali. La denuncia del governatore accende i riflettori su una gestione dei fondi europei che, se non adeguatamente affrontata, rischia di tradursi in un’occasione sprecata per il rilancio della Campania e del Sud Italia.
La questione sollevata da De Luca non riguarda solo la Campania ma rappresenta un campanello d’allarme per tutto il Paese, chiamato a dimostrare una maggiore responsabilità nella gestione del tempo e delle risorse a disposizione.