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Oscar Pecorelli

Oscar Pecorelli, noto esponente del clan camorristico Lorusso e capo del gruppo omonimo attivo nella zona nord di Napoli, è stato arrestato oggi in Svizzera, a Sion, dopo una latitanza durata sette mesi. La cattura è avvenuta grazie alla collaborazione tra la Polizia di Stato italiana e la Polizia cantonale di Sion. Pecorelli, accusato di gravi reati legati alla criminalità organizzata, è ora in attesa di estradizione in Italia.

Chi è Oscar Pecorelli e il suo ruolo nel clan Lo Russo

Oscar Pecorelli, 46 anni, è stato a lungo un personaggio di rilievo nell’ambito del clan Lo Russo, una delle organizzazioni camorristiche più potenti attive nella periferia nord di Napoli, in particolare nei quartieri di Miano, Chiaiano, Piscinola e Marianella. Pecorelli, capo dell’omonimo gruppo criminale, ha spesso operato in contrasto con il clan Scognamiglio per il controllo del territorio. La violenza e l'uso di armi da fuoco erano all'ordine del giorno nelle sue azioni criminali.

L’arresto e la cooperazione internazionale

La cattura di Pecorelli è stata possibile grazie a un lavoro investigativo coordinato dalla Direzione Distrettuale Antimafia (Dda) di Napoli, in collaborazione con la Polizia cantonale di Sion e altre agenzie internazionali. L’operazione si inserisce nel quadro di un mandato di arresto europeo emesso a seguito di un’indagine condotta dalla Polizia di Stato. La latitanza di Pecorelli era iniziata a giugno, quando è riuscito a sfuggire a un’operazione che ha portato all’arresto di altri 17 membri del suo gruppo, accusati di una serie di reati gravi, tra cui omicidi, estorsioni, lesioni e traffico di armi.

Le accuse e il contesto delle indagini

L’indagine, che ha avuto inizio nel febbraio 2021, ha messo in luce le attività criminali di Pecorelli e dei suoi alleati. Il suo gruppo si è reso protagonista di omicidi efferati e di una serie di azioni violente per consolidare la propria posizione di potere. Tra gli episodi più gravi, ricordiamo l’omicidio di Salvatore Milano e Antonio Avolio, avvenuti rispettivamente il 22 aprile e il 24 giugno 2021. Pecorelli e i suoi uomini sono stati coinvolti anche in “stese” e in un’aggressione ai danni del personale dell’ospedale Monaldi di Napoli, a causa di un conflitto legato alla compravendita dei posti di lavoro.

Il clan Lo Russo e la guerra per il controllo del territorio

La lotta tra il gruppo Pecorelli e i rivali del clan Scognamiglio ha generato un clima di tensione e pericolo costante nella zona di Napoli. Le cosiddette "stese" (esplosioni di colpi d'arma da fuoco in luoghi pubblici) e gli omicidi hanno creato allarme sociale. I due gruppi si contendevano il controllo delle attività illecite nella zona nord di Napoli, portando la città a vivere una crescente instabilità.

L'attività investigativa e il futuro di Pecorelli

Le forze dell’ordine continueranno a monitorare i legami tra i vari clan camorristici e a indagare su altre possibili implicazioni di Pecorelli nelle attività criminali, sia in Italia che all’estero. La sua cattura rappresenta un passo importante nella lotta alla camorra, ma le indagini sono destinate a proseguire per cercare di sradicare definitivamente le cellule criminali che ancora operano nelle ombre.
L'arresto di Oscar Pecorelli segna una vittoria per la giustizia e un duro colpo al clan Lo Russo, uno dei gruppi criminali più temuti di Napoli. La cooperazione internazionale tra le forze di polizia ha reso possibile la cattura di un latitante pericoloso, ma la lotta contro la criminalità organizzata è ben lontana dall'essere conclusa. Pecorelli, ora in attesa di estradizione, dovrà rispondere delle numerose accuse a suo carico, e il suo arresto potrebbe portare a ulteriori sviluppi nelle indagini.

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