Pasquale Apicella, morto in servizio a Napoli, Giuliana Ghidotti, la moglie diventa poliziotta. Ricorderete tutti Pasquale Apicella, il poliziotto morto in servizio lo scorso aprile a Napoli mentre inseguiva una banda di rapinatori nel quartiere Arenaccia, la moglie è entrata in polizia.
Così come ha annunciato il questore di Caserta, Antonio Borrelli, sta frequentando un corso riservato ai familiari delle vittime del dovere presso la Scuola allievi di Caserta.
Giuliana Ghidotti
“La speranza è quella di riuscire a portare la divisa per la quale ha creduto fino alla fine mio marito”, ha detto la vedova di Pasquale. E su indirizzo del sindaco Luigi de Magistris è stata approvata la delibera, a firma dell’assessore con delega all’avvocatura Monica Buonanno, di costituzione di parte civile dell’Amministrazione comunale di Napoli nel procedimento penale a carico dei quattro rom coinvolti nell’incidente.
Processo
Che sarà celebrato con il rito ordinario per il reato di omicidio volontario mentre per i reati di furto, riciclaggio e tentata rapina è stato chiesto uno stralcio alla Terza Corte d’Assise per celebrare il rito abbreviato.
La prossima udienza, fissata per il 23 dicembre, durante la quale avrà inizio la fase istruttoria. In aula la famiglia di Apicella che si è costituta parte civile.
Sul banco degli imputati figurano, per il reato più grave, Fabricio Hadzovic, 40 anni, l’autista dell’Audi A6 che si è scontrata a tutta velocità contro l’auto condotta da Pasquale Apicella; Admir Hadzovic, 27 anni e il 39enne Igor Adzovic, il 23enne Renato Adzovic che non risponde dell’omicidio volontario, in quanto non era a bordo dell’A6.
“Troppa gente in strada” ci vuole il Lockdown. Boccia non ha dubbi, Italia tutta rossa: cosa si può fare e cosa no
Troppa gente in strada. Il Ministro Francesco Boccia è tra gli esponenti del governo che hanno sposato sin da subito la linea del rigore. Ospite di Rai Uno, ha commentato con desolazione le immagini degli assembramenti che hanno caratterizzato soprattutto le grandi città in questi giorni: “Quella che avverto è una sensazione di sconfitta collettiva.
Abbiamo deciso insieme di investire sull’autodisciplina e non sulle multe
Sono norme che dovremmo rispettare da soli e che in un certo senso stanno funzionando. Tutto questo però non basta, la decisione non è solo mia ma io credo che sia opportuno restringere ulteriormente”.
Nelle prossime ore sono attese novità proprio in questo senso:
“Si tratta di una decisione scientifica basata su dati oggettivi rispetto alla quale serve un parere favorevole collettivo. Non serve discutere ulteriormente tra rigoristi e aperturisti, è una visione sbagliata delle cose.
Se decidiamo che nelle festività è opportuno fare alcune scelte dobbiamo essere tutti dalla stessa parte.
Se ci saranno nuove restrizioni riguarderanno un periodo limitato. Sarebbero orientate a limitare o eliminare gli assembramenti familiari”.
La linea della Germania, precisa Boccia
E’ dovuta al contrasto di una situazione più grave: “In Germania la curva dei contagi sta salendo, da noi sta scendendo. Quello che stiamo valutando in queste ore con il Comitato tecnico scientifico è se siamo in grado, con queste misure, di contenere un eventuale aumento del contagio mantenendo tutta l’Italia in zona gialla.
Non possiamo permetterci peggioramenti in vista di una terza ondata che appare sicura. I nostri ospedali in quel momento non dovranno essere appesantiti”.
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