Assegno Unico, NUOVI PAGAMENTI IN ARRIVO: INPS PUBBLICA ALTRE DATE E FA FELICE TUTTI. Ecco i giorni esatti delle ricariche e i fortunati che riceveranno accrediti extra
ASSEGNO UNICO. L’assegno unico universale è in arrivo per diverse categorie di persone. Alcune date sono già state annunciate, mentre altre sono da definire. In questo articolo facciamo una panoramica degli ultimi aggiornamenti sul sussidio per figli a carico
Dopo la data del 5 ottobre 2022, relativa a chi non aveva ricevuto l’accredito dell’assegno universale a settembre, sono stati annunciati anche altri giorni di pagamento del contributo economico per famiglie. La prossima settima sarà decisiva sia per chi ha fatto domanda sia per chi attende i soldi sulla carta Rdc.
Ricordiamo che le date di accredito cambiano da persona a persona e vanno controllate periodicamente sul fascicolo previdenziale del cittadino, area riservata del sito INPS, accessibile tramite le credenziali digitali SPID, CIE o CNS.
Assegno unico ottobre: sette giorni decisivi
All’inizio del nostr articolo abbiamo detto la prossima settimana saràdecisiva per tutti i beneficiari dell’assegno unico universale. Ma per quale motivo? La ragione è che sono previsti una serie di pagamenti riferiti sia ai mesi scorsi sia al mese in corso e rivolti a diverse categorie di cittadini. Vediamo nel dettagli quali sono. Dunque, dopo l‘accredito del 5 ottobre 2022 riferito a chi non aveva ancora ricevuto il pagamento di settembre (per esempio i percettori di Rdc che dovevano essere paagti tra il 28 e il 30 settembre 2022), l’assegno universale arriverà il prossimo martedì 11 ottobre 2022 e veenrdì 14 ottobre 2022, dopo le ore 18:00, per coloro che vedono questa data sul fascicolo previdenziale del cittadino. In particolare, queste date interessano le persone che non ricevono il Reddito di cittadinanza e che:- hanno chiesto il contributo economico per la prima volta ad agosto o settembre 2022;
- hanno terminato il Reddito di cittadinanza a settembre e nello stesso mese hanno fatto domanda di assegno unico per non perdere la mensilità durante il mese di sospensione del Rdc.
GLI ALTRI PAGAMENTI
Infine, è possibile che nel corso della prossima settimana arrivino anche altri pagamenti, che per il momento non sono ancora stati definiti. Nello specifico, le tempistiche dell’assegno universale del mese di ottobre dovrebbero essere le seguenti:- arretrati dell’assegno unico di settembre 2022: entro il 15 ottobre 2022;
- assegno con domanda riferito a ottobre: dal 13 al 31 ottobre 2022;
- assegno universale su Rdc: arretrati a ridosso della ricarica di metà mese (tra il 15 e il 17 ottobre 2022) e ricarica riferita a settembre dal 28 al 31 ottobre 2022.
Assegno unico: a chi spettano gli arretrati su Rdc
La questione degli arretrati dell’assegno unico riguarda principalmente le famiglie percettrici del Reddito di cittadinanza. Ciò si deve ai problemi tecnici che si sono verificati con l’introduzione dell’assegno per famiglie e il possibile conflitto con la misura anti-povertà. Una volta sbloccati questi problemi che hanno portato molti beneficiari di Rdc a non ricevere gli importi spettanti dell’assegno universale, pur avendone pieno diritto, l’INPS ha introdotto uno specifico documento da compilare per tutte le persone di cui l’Isituto non aveva abbastanza informazioni per erogare l’assegno per famiglie. In particolare, nella circolare n. 53 del 28 aprile 2022 l’INPS ha spiegato che dovranno compilare il modulo Rdc Com Au quelle famiglie delle quali sono necessarie ulteriori informazioni utili per far partire i pagamenti. Attraverso il modulo, i cittadini interessati devono dichiarare una di queste condizioni:- in famiglia era presente un figlio maggiorenne fiscalmente a carico, fino al compimento dei 21 anni di età, che:
- svolgeva un percorso di formazione scolastica, professionale o di laurea;
- svolgeva un tirocinio o una attività lavorativa che genera un reddito complessivo inferiore a 8.000 euro annui;
- era in disoccupazione e cercava lavoro attraverso i servizi messi a disposizione dai Centro per l’impiego;
- svolgeva il servizio civile universale; non era inserito nella Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU),
- documento da consegnare all’INPS per il riconoscimento del Rdc;
- in famiglia c’era una madre con meno di 21 anni non indicata adeguatamente nella DSU per il riconoscimento del Rdc in qualità di dichiarante o coniuge del dichiarante;
- c’era la necessità di indicare la responsabilità genitoriale in caso diseparazione, divorzio o in presenza di genitori naturali non conviventi (qui trovi la guida per genitori non conviventi);
- esisteva un provvedimento di affidamento di uno o più figli minori presenti nel nucleo in capo al dichiarante diverso dal genitore (nonno, zio, fratello, ecc.). (TheWam)