Tragedia sul lavoro a Perugia: morto Gabriele Raimondo, 33 anni. Il cordoglio di Roccapiemonte
Il giovane operaio originario del Salernitano muore in un drammatico incidente. Il sindaco di Roccapiemonte: “Una giornata di lutto per la nostra comunità”.
La città di Roccapiemonte e l’intera provincia di Salerno piangono la scomparsa di Gabriele Raimondo, 33 anni, vittima di un tragico incidente sul lavoro avvenuto martedì pomeriggio all’interno dell’Europoligrafico di Santa Sabina, a Perugia. L’operaio manutentore è deceduto sul colpo dopo essere scivolato e finito sotto una pressa.
La dinamica dell’incidente
L’incidente è avvenuto poco dopo le 17. Secondo le prime ricostruzioni, qualcosa è andato storto mentre Gabriele era impegnato nelle sue mansioni. Un collega, resosi conto della gravità della situazione, ha immediatamente chiesto aiuto. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118, la polizia, i tecnici della Asl e i vigili del fuoco, ma ogni tentativo di salvare il giovane è stato vano.
La Procura di Perugia ha aperto un fascicolo per omicidio colposo, e le indagini sono in corso per chiarire le dinamiche dell’incidente e individuare eventuali responsabilità.
Il cordoglio del sindaco Pagano
La notizia ha scosso profondamente la comunità di Roccapiemonte, paese di origine di Gabriele. Il sindaco Carmine Pagano ha espresso il dolore della città con un messaggio di cordoglio: “Abbiamo perso un giovane valido, che stava lavorando in Umbria ma che era molto legato a Roccapiemonte. Alla famiglia vanno le mie più sentite condoglianze. È una giornata di lutto per la nostra comunità”.
Un ennesimo incidente sul lavoro
La morte di Gabriele Raimondo riaccende i riflettori sulla sicurezza sul lavoro, tema sempre più urgente in Italia. “Non possiamo accettare che giovani vite vengano spezzate in questo modo,” ha commentato un rappresentante sindacale, sottolineando la necessità di maggiori controlli e prevenzione per evitare tragedie simili.
Un giovane apprezzato e legato alla sua terra
Gabriele era conosciuto e benvoluto non solo a Roccapiemonte, ma anche nella comunità di Perugia, dove lavorava con dedizione. Lascia un vuoto incolmabile nella famiglia e tra gli amici, che lo ricordano come un ragazzo solare, dedito al lavoro e profondamente legato alla sua terra d’origine.