Mirko Conserva muore a 20 anni in un incidente, si indaga sulle condizioni della strada
Un incidente che solleva interrogativi sulla sicurezza stradale e le condizioni della viabilità in città
Il 15 settembre scorso, un tragico incidente ha portato alla morte di Mirko Conserva, un giovane di 20 anni, mentre guidava il suo scooter Yamaha TMax in viale Caduti di via Fani a Brindisi. Ancora non sono chiare le cause che hanno fatto perdere il controllo del mezzo al giovane, ma le condizioni precarie della strada, caratterizzate da avvallamenti e rilievi causati dalle radici dei pini, sono ritenute il principale imputato.
Indagini in corso
La Procura di Brindisi ha aperto un fascicolo per l’ipotesi di reato di omicidio colposo e ha sequestrato lo scooter per facilitare le indagini. Il pm Francesco Carluccio è intenzionato a chiarire le cause dell'incidente, valutando anche se possano esistere fattori diversi dalle condizioni dell’asfalto.
La reazione della famiglia
La famiglia di Mirko ha deciso di rivolgersi all’avvocato Giacinto Epifani, il quale ha dichiarato: «Noi non puntiamo il dito contro nessuno, ma vogliamo capire». Hanno in programma di affidare una consulenza tecnica a un ingegnere per verificare se le condizioni dissestate del viale possano essere la causa dell'incidente mortale. Il legale ha inoltre evidenziato che la strada presenta anomalie come dossi sia a destra che a sinistra, che potrebbero costituire un pericolo per i veicoli.
Manifestazione in memoria di Mirko
Sabato scorso, si è svolta una fiaccolata in memoria di Mirko, a cui hanno partecipato centinaia di persone. Durante la manifestazione, i partecipanti hanno chiesto all'amministrazione comunale di garantire la sicurezza delle strade della città.
Il sindaco Giuseppe Marchionna, presente all'evento, ha annunciato misure immediate per affrontare la situazione: «Stiamo predisponendo un elenco delle vie a maggiore criticità e istituiremo zone con un limite di velocità di 30 chilometri orari per garantire la sicurezza stradale». Ha anche riconosciuto che il problema delle radici dei pini che deformano l'asfalto è ben noto e ha discusso le difficoltà di espiantare gli alberi e sostituirli con altre specie, sia da un punto di vista economico che ambientale.
Un futuro da costruire
Il sindaco ha concluso che ci sono piani in corso per discutere con Enel riguardo a un piano di ristrutturazione della città, come compensazione per la loro lunga presenza nella zona. La comunità si unisce nel ricordare Mirko e spera che questa tragedia possa portare a miglioramenti significativi per la sicurezza stradale a Brindisi.