De Luca fa da sè, non aspetta Draghi, non contatta le forze dell'ordine e chiude tutto. Da domani, sabato 13 marzo, in Campania stop anche a mercati e fiere.
Il governatore Vincenzo De Luca
A prescindere da quello che deciderà oggi il governo con un inasprimento delle misure per Regioni, come la nostra, dove i contagi sono schizzati pericolosamente, ha stabilito altre chiusure.
Sospeso lo svolgimento di fiere e mercati per la vendita al dettaglio, ivi compresi quelli rionali e settimanali, anche con riferimento alle attività dirette alla vendita di soli generi alimentari, prodotti agricoli e florovivaistici.
Secondo quanto riportato anche da Salernonotizie, i vertici delle forze dell’ordine, peraltro, non sarebbero stati consultati dal governatore prima di adottare le nuove misure e questo ha determinato un mancato controllo.
(Salernonotizie)
De Luca - Nel frattempo stamani Draghi incontra le Regioni e sarebbe pronto a firmare il Lockdown
Lockdown non solo nei weekend. Il governo di
Mario Draghi approverà oggi 12 marzo il decreto legge "Misure urgenti per fronteggiare i rischi sanitari connessi alla diffusione del COVID-19" che porterà una serie di restrizioni alle regole per portare le regioni in zona gialla, arancione e rossa e un irrigidimento delle misure per i cittadini nelle aree a rischio.
De Luca Lockdown - Il Consiglio dei Ministri
E' convocato per le 11,30, come dice il sito del governo, e prima, esattamente alle 9:30, si svolgerà un incontro con le Regioni a cui verranno illustrati i punti salienti del decreto, di cui circola già una bozza.
De Luca - Le nuove regole
Troveranno poi applicazione nell'ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza: fino a 16 regioni rischiano la zona rossa e arancione.
Verso il lockdown
Il decreto legge 12 marzo del governo Draghi sostituisce l'ipotesi di legiferare attraverso il Dpcm: la differenza è che il secondo è un atto amministrativo che dipende proprio dalla normativa e quindi non è adatto a normare in prima istanza sulle libertà dei cittadini.
E quindi, come riportato da Today, mentre da lunedì due italiani su tre già rischiano di andare in lockdown con l'ordinanza di Speranza, questa mattina il governo presenterà a regioni, province e comuni il decreto legge 12 marzo che poi il premier Draghi illustrerà in una conferenza stampa. Le novità più rilevanti della bozza del decreto che sta circolando in queste ore sono due:
il criterio dei 250 contagi a settimana ogni centomila abitanti che porterà automaticamente in zona rossa le regioni che dovessero superare il parametro (e che già oggi è fuori controllo in tutta Italia: Lombardia, Marche e provincia di Trento sarebbero già oltre 300);
il divieto di visitare parenti e amici anche nel limite di due persone alla volta con i minori di 14 anni, ovvero la deroga che caratterizzava il decreto Natale del governo Conte;
una nuova proroga al divieto di spostamento tra le regioni, al momento in scadenza il 27 marzo;
La modifica
E' stata suggerita nei giorni scorsi dal Comitato Tecnico Scientifico ed è stata successivamente recepita dal governo su pressione dell'ala "rigorista" dell'esecutivo, quella che fa capo al Partito Democratico, a Liberi e Uguali e al MoVimento 5 Stelle mentre nell'eterogenea maggioranza che sostiene il governo Draghi tra gli aperturisti ci sono il centrodestra di Lega e Forza Italia con Italia Viva di Matteo Renzi.
Ancora in discussione la super zona rossa in tutta Italia a Pasqua e a Pasquetta: il governo è ancora incerto sul momento in cui dovrà partire la stretta, ovvero se dal venerdì santo o dal sabato, mentre l'alternanza tra zone dovrebbe comunque finire lunedì 5 aprile.
La bozza del decreto Draghi sul lockdown a Pasqua e Pasquetta prevede comunque sette giorni di alternanza tra zona rossa e arancione in tutta Italia: il Corriere della Sera ricordava ieri che proprio come accaduto a dicembre, scienziati e ministri sembrano d’accordo che un allentamento in occasione delle festività potrebbe causare una diffusione altissima del Covid-19.
Per questo il decreto prevederà divieti mirati in quei sette giorni e in particolare da sabato 3 aprile a lunedì 5 aprile. Limitati al massimo gli spostamenti, non saranno consentiti pranzi, incontri con più persone non conviventi, gite. E non è escluso — così come avvenuto a Natale — che si decida di chiudere bar e ristoranti.
La bozza del decreto Draghi sul lockdown
La stretta di Pasqua porterà quindi novità nelle regole e nelle restrizioni nelle zone gialle, arancioni e rosse.
Già qualcosa sta accadendo nelle scuole, dove sei milioni di studenti sono attualmente in Didattica a
Distanza e molti di più la cominceranno a partire da lunedì 15 marzo per effetto dei cambi di colore delle regioni e delle nuove regole sul lockdown: il decreto Pasqua prevede la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado in tutte le regioni in zona rossa e nei comuni o nelle province dove si supererà la soglia dei 250 contagi a settimana ogni centomila abitanti.
Nelle regioni in zona arancione
Restano in Dad gli alunni della seconda media mentre in zona gialla sono chiusi i licei e gli istituti tecnici e professionali.
Secondo le nuove regole nella zona arancione
Si dovrà rispettare il confine del proprio comune. Ma si potrà raggiungere la seconda casa uscendo dal comune ma rimanendo nei confini regionali e senza ospiti: si potrà stare solo tra conviventi. In zona gialla si dovrà rimanere nei propri confini regionali.
Nella zona rossa
Non si potrà invece uscire di casa se non con autocertificazione (il modulo autodichiarazione si può scaricare dal sito del ministero dell'Interno) e per i motivi di necessità, salute o lavoro.
La novità più importante riguarda la cancellazione della deroga che prevede la visita ad amici e parenti una volta al giorno rispettando il coprifuoco: si tratta di una misura che era stata voluta dall'allora presidente del Consiglio Giuseppe Conte per Natale e Capodanno ma che scomparirà in questo irrigidimento delle misure.
Delle deroghe di Natale se ne salva però un'altra:
Chi vive in comuni con meno di 5mila abitanti potrà varcare il confine di 30 km. Ma anche qui in zona rossa si uscirà di casa solo per motivi di necessità o per fare la spesa.
Sarà poi difficile, se non impossibile, la riapertura di cinema e teatri il 27 marzo come previsto dal Dpcm 2 marzo: La Stampa spiega oggi che con i contagi così in salita e le scuole quasi ovunque chiuse è difficile che si riaccendano le luci di sale cinematografiche e da concerto, palcoscenici e scuole di ballo.
Al bar e al ristorante
La mattina si potrà invece continuare ad andare solo nelle due regioni gialle e bianche. Rimane in ogni caso la chiusura alle 18 e resta solo la possibilità di asporto fino alle 22. Le consegne a domicilio sono sempre consentite.
In fascia arancione e rossa bar e ristoranti restano chiusi ma sono possibili asporto e delivery. In zona rossa restano chiusi i negozi salvo quelli essenziali, come farmacie, alimentari, edicole e tabaccai.
I centri commerciali restano chiusi nei weekend e tutta la settimana nelle regioni rosse. (Today)
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